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Il futuro della Pac rimandato al prossimo Europarlamento
Scritto il 15-05-2019 da Ufficio stampa | Categoria: Pac
Il Parlamento europeo ha scelto di non procedere alla votazione sulla nuova Pac nella sessione plenaria di Strasburgo del 15-18 aprile 2019 (ultima prima delle elezioni). Il processo legislativo riprenderà quindi a settembre 2019 quando il nuovo Parlamento si sarà insediato.
La possibilità di avviare la nuova Pac entro il 1° gennaio 2021 appare a questo punto impraticabile. Allo stato attuale, l’ipotesi più probabile è l’avvio della nuova Pac dal 1° gennaio 2022, ma ci sono anche ipotesi attendibili che prefigurano l’avvio al 2023. A tal fine dovrà essere stabilito un periodo transitorio per il mantenimento degli attuali pagamenti diretti e dei PSR fino all’approvazione della nuova Pac. L’obiettivo è garantire la continuità dei pagamenti per gli agricoltori.
La principale novità 2021-2027 è il New delivery model (nuovo metodo di lavoro o nuova modalità di attuazione), che consiste in un maggiore potere decisionale conferito agli Stati membri, i quali parteciperanno alla scrittura della Pac, presentando un unico piano strategico nazionale.
Gli Stati membri godranno di una maggiore flessibilità per quanto riguarda le modalità di utilizzo delle dotazioni loro assegnate e potranno progettare programmi su misura che rispondano più efficacemente alle preoccupazioni degli agricoltori e delle comunità rurali. La Pac 2021-2027 sarà dunque decisa per circa il 50% a Bruxelles e per il restante 50% a livello nazionale.