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E’ nato il Canelli docg o Moscato di Canelli, ma potrà essere etichettato come tale solo dopo i passaggi in Regione, Ministero e Bruxelles
Scritto il 18-04-2019 da Ufficio stampa | Categoria: vino
E nato il Canelli docg o Moscato di Canelli, un nuovo vino da uve Moscato. Ha ottenuto il via libera dal Consorzio per la Tutela dell’Asti Docg. Potrà però essere etichettato come tale solo dopo i passaggi in Regione, Ministero e Bruxelles. La zona del Canelli Docg o Moscato di Canelli è ristretta a 18 Comuni, rispetto ai 52 del Moscato d’Asti.
“È stato un gioco di squadra vincente – dice Flavio Scagliola, vice presidente del Consorzio, enologo e produttore vitivinicolo a Canelli, in quel di Santa Libera che è un versante del complesso collinare di Sant’Antonio, una delle culle del Moscato -. Produttori, enologici, tecnici, funzionari regionali e il Consorzio di Tutela, tutti hanno lavorato insieme per far nascere questo nuovo vino che affonda le sue radici nella storia del moscato e apre le ali al futuro. Per ora gli ettari iscritti al Canelli docg sono 250 con una potenzialità che abbiamo stimato di poco più di 400 mila bottiglie. Però siamo convinti che i volumi aumenteranno e anche il valore”.
Il Piemonte è terra di qualità. Oltre l’80% del vino prodotto è a denominazione di origine. 17 vini sono a denominazione di origine controllata e garantita e 42 a denominazione di origine controllata (su 73 docg e 332 doc nazionali). Con il Canelli si aggiungerà un’altra docg. Se questa sia una cosa buona o meno non spetta a noi stabilirlo. Spetterà ai mercati.