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22 marzo, giornata mondiale dell’acqua
Scritto il 22-03-2019 da Ufficio stampa | Categoria: ambiente
Ogni 22 marzo in tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua, con lo scopo di richiamare l’attenzione sull’importanza di valorizzare e salvaguardare le risorse idriche del pianeta.
Il tema di quest’anno “Non lasciare nessuno indietro” invita tutti a riflettere sulle difficoltà che ancora oggi incontrano milioni di persone nell’accesso all’acqua, nonché sulle problematiche relative alla disponibilità e alla qualità dell’acqua per gli esseri umani e gli ecosistemi. La desertificazione nel mondo rappresenta una minaccia per circa un miliardo di abitanti degli oltre cento Paesi a rischio e per un quarto delle terre del Pianeta. La situazione è particolarmente drammatica in Africa, dove oltre il 70% delle terre aride coltivate sono interessate dal degrado e dalla desertificazione, ma esistono vaste aree degradate o minacciate anche in Asia, in America Latina.
L’acqua é diventata un’osservata speciale anche in Piemonte. Nulla di paragonabile con quel che accade nelle zone più siccitose del Pianeta, ma le situazioni di scarsità idrica, a causa dei cambiamenti climatici in atto, si ripetono sempre più frequentemente anche nella nostra Regione e tenderanno ad accentuarsi nel futuro.
Quello che è appena finito é stato il sesto inverno meno piovoso degli ultimi 60 anni in Piemonte. Arpa nel bollettino idrologico mensile spiega che si “sta erodendo la riserva idrica accumulata nei 12 mesi precedenti”. Il Lago Maggiore ha uno riempimento di 100 milioni di metri cubi inferiore rispetto alla media del periodo, mentre le dighe di montagna trattengono 150 milioni di metri cubi, il 38% della capacità massima possibile.
Se questa scarsità si trasformerà o meno in un’emergenza, molto dipenderà dalle precipitazioni primaverili. Le previsioni a medio termine non sembrano essere particolarmente favorevoli, ma anche se nel prossimo mese di aprile dovesse piovere abbondantemente, in mancanza di infrastrutture idriche, il miglioramento sarebbe solo contingente. Servono risposte strutturali, di lungo periodo. Il fatto che le piogge siano sempre più concentrate in periodi ristretti, a cui seguono periodi di siccità, rende urgente l’adozione di misure per stoccare l’acqua nei periodi di abbondanza per poi rilasciarla durante i mesi in cui manca.
E’ necessario il varo di un vero piano di potenziamento delle infrastrutture e dei bacini di accumulo. Vanno inoltre messi in campo interventi sia di manutenzione delle opere che già esistono, sia di risparmio, recupero e riciclaggio dell’acqua. Nove litri di pioggia su dieci vanno dispersi. E’ un lusso che non possiamo più permetterci.
Gli agricoltori sono i primi interessati ad aver un territorio ben gestito dal punto di vista dell’acqua che é una risorsa fondamentale per il nostro sistema agro-alimentare. Chi infine accusa l’agricoltura di consumare troppa acqua per la produzione di cibo deve tenere presente che l’agricoltura non disperde l’acqua, ma la prende in prestito e poi la restituisce al suolo.
Gabriele Carenini – Presidente Cia Piemonte