In Evidenza
Emergenza Coronavirus
Lavora con agricoltori italiani
Dal campo alla tavola
Portale sconti di Cia
Le Associazioni
AGIA
Associazione Giovani Imprenditori Agricoli
ANP Cia
Associazione Nazionale Pensionati
Donne in Campo
La spesa in campagna
Turismo verde
ASES
Progetto Highlander
Informativa
Cookie e Privacy
La maggior parte delle esportazioni agroalimentari del Piemonte si riconduce a due comparti: quello delle bevande (vino) e quello del cacao
Scritto il 26-03-2019 da Ufficio stampa | Categoria: agroalimentare
Il Piemonte è una delle regioni che contribuisce in maniera maggiore alle esportazioni del settore agroalimentare italiano, con una quota del 13,4% del valore totale. Nel 2017 le esportazioni agroalimentari regionali hanno raggiunto il valore di 5,5 miliardi (+10% rispetto al 2016), per la quasi totalità attribuibili ai prodotti dell’industria alimentare e solo in maniera marginale ai prodotti del settore agricolo. Al contrario, la maggior parte delle importazioni del settore deriva dall’agricoltura (57% del valore totale dell’import agroalimentare).
L’incidenza delle esportazioni agroalimentari sulle esportazioni totali del Piemonte è pari all’11,5%, leggermente più alta della media nazionale che è pari al 9%. La maggior parte delle esportazioni agroalimentari del Piemonte si riconducono a due comparti: quello delle bevande (vino soprattutto) e quello del cacao e preparazioni a base di cacao (della Ferrero di Alba) i cui prodotti esportati valgono insieme circa il 50% del valore totale delle esportazioni del settore.
Le esportazioni dei vini (in confezioni inferiori a 2 litri) e dei vini spumanti insieme valgono 934 milioni di euro (il 5,5% dell’export regionale), seguiti dal riso (212 milioni di euro), dai prodotti della pasticceria e panetteria (140 milioni di euro) e dai kiwi (114 milioni di euro).
Come già osservato a livello nazionale e confermato per altre regioni, Francia e Germania si rivelano le mete privilegiate dei prodotti agroalimentari piemontesi, a cui sono destinate rispettivamente il 17 e il 15% delle esportazioni della regione; seguono poi gli Stati Uniti e il Regno Unito (entrambi con circa il 7% della quota di mercato estero).
Fonte: elaborazioni Ismea-RRN su dati Istat