In Evidenza
Emergenza Coronavirus
Lavora con agricoltori italiani
Dal campo alla tavola
Portale sconti di Cia
Le Associazioni
AGIA
Associazione Giovani Imprenditori Agricoli
ANP Cia
Associazione Nazionale Pensionati
Donne in Campo
La spesa in campagna
Turismo verde
ASES
Progetto Highlander
Informativa
Cookie e Privacy
Ortofrutta, un 2018 negativo per l’export made in Italy
Scritto il 21-03-2019 da Ufficio stampa | Categoria: Ortofrutta
Crollo dell’export ortofrutticolo italiano nel 2018. I dati definitivi del commercio estero italiano confermano le preoccupazioni espresse dal mondo delle imprese. La riduzione rispetto al 2017 si attesta sul -11,2%, pari a quasi 447mila tonnellate di prodotto commercializzato in meno, per un valore in decrescita del 6,3%, attestatosi a 4,6 miliardi di euro. Dal punto di vista delle colture, solo gli agrumi sono in controtendenza (+7,1%), mentre la frenata più brusca è quella della frutta fresca (-400mila tonnellate, -11%).
L’Italia vanta indiscutibili primati sul piano della qualità, ma anche a causa dei nuovi investimenti registrati in certi Paesi, rischia surplus produttivi a livello comunitario ed al tempo stesso sconta enormi difficoltà a trovare destinazioni alternative oltre i confini europei. Un esempio emblematico è quello delle mele: dalla chiusura del mercato russo nell’estate del 2014, nessun nuovo mercato è stato aperto per le mele italiane.
“Su alcuni produzioni dove eravamo leader siamo adesso in forte sofferenza – afferma Marco Salvi, presidente nazionale Fruitimprese – partendo dalle mele dove, causa embargo russo, la sovrapproduzione della Polonia ci sta mettendo alle corde. Eravamo numeri uno nel kiwi ma adesso dobbiamo fare i conti con il prodotto greco più competitivo del nostro grazie ai costi di produzione più bassi. Eravamo leader nell’uva da tavola ma la Spagna con i suoi forti investimenti nelle varietà seedless è cresciuta tanto a nostre spese sui mercati europei; infine nelle pere- sempre a causa dell’embargo russo – soffriamo terribilmente la concorrenza di Olanda e Belgio”.
“Se le esportazioni italiane di ortofrutta fresca sono in calo – denuncia il Coordinatore Ortofrutta di Alleanza Cooperative Agroalimentari Davide Vernocchi – è perché è ancora troppo lunga la lista dei paesi extra Ue in cui permangono barriere all’ingresso per mele, pere, kiwi e altre referenze ortofrutticole nelle quali l’Italia vanta una leadership produttiva e qualitativa”.