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Assemblea regionale della Cia-agricoltori italiani: “Innovazione in agricoltura- il futuro é adesso”,

Scritto il 26-03-2019 da Ufficio stampa | Categoria: Cia

“Oggi fare agricoltura significa ritrovare nella nostra storia le migliori tecniche agrarie, ma contestualmente rivederle alla luce delle nuove conoscenze scientifiche e delle nuove tecnologie per fornire ai consumatori prodotti sempre più sicuri e di elevata qualità, per salvaguardare l’ambiente e per contrastare gli effetti del cambiamento climatico. Le nuove tecnologie, a cui dobbiamo dare a tutti la possibilità di accedere, servono anche per rendere più agevole il lavoro degli agricoltori”. Questo il passaggio centrale del breve discorso con cui il Presidente della Cia del Piemonte, Gabriele Carenini, dopo i saluti iniziali, ha aperto i lavori dell’Assemblea regionale dell’Organizzazione, che si è svolta il 25 marzo presso l’azienda vitivinicola Enrico Crola  (a Mezzomerico, in provincia di Novara),in una costruzione avveniristica, in legno di larice, realizzata da Wolf System s.r.l. Slogan dell’assemblea: “Innovazione in agricoltura- il futuro é adesso”.

Hanno presenziato ai lavori dell’Assemblea l’Assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero, il Presidente nazionale della Cia Dino Scanavino, il Vice Presidente regionale  della Cia Alessandro Durando, il Direttore regionale Giovanni Cardone.  Ha moderato i lavori Genny Notarianni, addetta stampa della Cia di Alessandria. Ha portato i saluti all’Assemblea (circa un centinaio i partecipanti) il sindaco di Mezzomerico Pietro Mattachini. 

Dopo la proiezione di un video, curato da Fabrizio Urzia di Cia Piemonte, che raccoglieva alcuni momenti di un anno di attività associativa, l’assemblea é entrata nel merito dell’argomento all’ordine del giorno, che é stato affrontato con il contributo della ricercatrice presso il “Consiglio per la Ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria – Crea”, Patrizia Borsotto, dei tecnici Matteo Vanotti della “XFarm.Srl”e  Mauro Piantoni della “Arch. Mauro Piantoni & Wolf System Srl” e di Stefano Francia,  Presidente nazionale dell’Agia,  l’associazioni dei giovani imprenditori, da sempre i più dinamici ed i più disponibili  ad innovare.

“L’innovazione ha assunto nel tempo – ha detto Patrizia Borsotto – una notevole rilevanza anche nelle politiche dell’Unione Europea, soprattutto per l’obiettivo che si prefigge, cioè di non separare la sua componente scientifica, legata alla ricerca, da quella più propriamente tecnologica e quindi più vicina alle imprese. Favorire la diffusione di un’agricoltura intelligente che si basi sullo sviluppo tecnologico per ridurre l’impatto sull’ambiente e sui cambiamenti climatici, che aumenti la sua resilienza e la salute del suolo e che riduca i costi per gli agricoltori sono gli obiettivi su cui deve lavorare l’Europa attraverso le sue politiche comuni”.

“In Italia soltanto il 4 per cento delle aziende agricole usano strumenti digitali – ha evidenziato Mauro Piantoni –. Noi cerchiamo di contribuire a superare questo gap. Abbiamo realizzato una piattaforma che può essere gestita anche con il cellulare: l’agricoltore monitora in tempo reale il quaderno di campagna, il meteo, il magazzino dell’azienda”.

“Da parte dei giovani c’è molta attenzione alla tecnologia- ha rimarcato Stefano Francia – . Le nuove tecnologie, se usate correttamente, possono avere un impatto fortemente positivo sulla produttività delle aziende, sulla qualità e la sicurezza del cibo, sulla qualità della vita degli animali allevati a finalità alimentari e sulla sostenibilità ambientale.  La trasformazione digitale in agricoltura è un processo complesso, ma indispensabile. Un processo che garantirà benefici ai quali nessun imprenditore potrà rinunciare”. Stefano Francia ha anche rappresentato alcune esperienze di successo di giovani imprenditori.

“L’agricoltura ha di fronte a sé una sfida molto impegnativa – ha sottolineato Giorgio Ferrero – : produrre di più e meglio, consumando meno suolo e meno acqua, meno fertilizzanti e meno prodotti chimici. La Regione sostiene la ricerca e la sperimentazione agricola perché dalle nuove conoscenze scientifiche e dalle nuove tecnologie possono arrivare risposte importanti per risolvere un’equazione così complessa con tante variabili”. “Dobbiamo colmare il divario digitale – ha proseguito Ferrero-, la possibilità di avere la banda larga cambierà prospettiva per tutti gli agricoltori”. Ferrero ha colto l’occasione anche per ricordare che sul fronte della semplificazione la Regione ha abrogato 35 leggi presenti, ma non attive, e che anche per il Psr ha compiuto passi notevoli sotto il profilo dei pagamenti.

Nel corso del dibattito, sono intervenuti i presidenti provinciali Cia e gli ospiti: Biagio Bergesio (Legacoop Piemonte), Roberto Morello e Davide Viglino (presidente e segretario Confcooperative), Mauro Busa (presidente Corintea), Stefano Aimone (Ires Piemonte). Manrico Brustia, presidente della Cia interprovinciale Novara/Vercelli/VCO,  che ha ospitato l’Assemblea, ha fatto presente che “L’innovazione ci è arrivata in aiuto per migliorare le rese produttive e comprimere i costi, ma innovazione significa anche investimenti e formazione, avere la banda larga”.

“E’ necessario innovare per garantire un futuro sostenibile all’agricoltura – ha detto Dino Scanavino nelle suo conclusioni -.La nostra agricoltura deve integrare tradizione ed innovazione per fronteggiare la dinamicità evolutiva dei mercati interni ed internazionali e le criticità sul piano competitivo. Le tecnologie digitali ed i sistemi robotici complessi consentono l’analisi incrociata di fattori ambientali, climatici e colturali mediante i quali é possibile stabilire il fabbisogno irriguo e nutritivo delle coltivazioni, prevenire patologie, identificare infestanti prima che proliferino, compiere interventi mirati, risparmiare di tempo e risorse, incidere sulla qualità dei prodotti. Le moderne biotecnologie, a loro volta, offrono un insieme di strumenti attraverso i quali è possibile migliorare l’efficienza delle varietà coltivate,  valorizzando anche il patrimonio di agrobiodiversità di cui l’Italia è ricca. La gestione digitale delle numerose pratiche burocratiche a cui le aziende agricole sono soggette, infine, semplifica la vita degli imprenditori agricoli”.

“Ai giovani  agricoltori- ha aggiunto Scanavino – può far bene l’isolamento fisico, non quello mentale. Insediare un’azienda dove non esiste la banda larga è inconcepibile. La presenza degli agricoltori nelle aree rurali dipende spesso anche dalle possibilità offerte dalle nuove tecnologie. Pensiamo, ad esempio, agli interventi necessari per mantenere i terrazzamenti nelle Langhe, in quei vigneti con pendenze del 30-35%. Per superare il problema della mancanza di trattoristi specializzati e per ridurre costi in futuro si dovrà ricorrere alla robotica: piccoli robot che potranno sostituire il lavoro dell’uomo”.

Dopo le conclusioni di Dino Scanavino é stato posto in discussione, come prescrive lo Statuto, il bilancio previsionale della sede regionale della Cia, che é stato approvato all’unanimità.