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Arpa Piemonte, questo inverno il sesto più secco degli ultimi 60 anni
Scritto il 15-03-2019 da Ufficio stampa | Categoria: ambiente
Arpa Piemonte, che monitora regolarmente l’andamento climatico nella nostra Regione ha denunciato: “Questo inverno è risultato il sesto più secco degli ultimi 60 anni, con un deficit pluviometrico del 60%. La scarsità di precipitazioni osservata nell’inverno 2018-2019 sta pian piano erodendo la riserva idrica accumulata dalla regione nei 12 mesi precedenti. Il volume complessivamente immagazzinato nelle dighe a febbraio, è stimabile in circa 150 milioni di mc, pari al 38% della capacità massima teorica complessiva “.
La siccità incombente in Piemonte è l’ennesima conseguenza del cambiamento climatico in atto, collegato alle emissioni umane di gas ad effetto serra, che sono a loro volta connesse ai consumi umani di energia di origine fossile. Un comparto produttivo molto sensibile e vulnerabile ai cambiamenti climatici è l’agricoltura, essendo per sua natura un’attività che risente subito di anomalie del clima e di repentini mutamenti delle variabili ambientali.
I cambiamenti climatici non solo stanno provocando, tra siccità ed alluvioni, molti danni alle produzioni, alle strutture ed infrastrutture agricole, ma incidono anche sull’equilibrio biologico dell’agroecosistema, causando la comparsa di specie patogene e parassiti alloctone, ovvero estranee alla fauna e flora dei nostri territori. Gli esempi sono molteplici: la Cimice asiatica, la Drosophila suzukii, la Xylella (solo per citare i più famosi), sono tutti organismi considerati alieni, ossia estranei all’ambiente, colonizzatori di un territorio diverso dall’area di origine. Tali organismi, trovando condizioni ambientali favorevoli, hanno potuto proliferare adattandosi perfettamente al nuovo habitat.
Quella dei cambiamenti climatici è una sfida che riguarda tutti. Purtroppo i Paesi del mondo non stanno reagendo in modo adeguato e tempestivo per frenare i cambiamenti climatici. Il nostro auspicio è che si ridia nuova linfa all’accordo di Parigi del dicembre 2015, quando 195 paesi adottarono il primo accordo universale sul clima mondiale.
Gabriele Carenini – Presidente Cia Piemonte