C’è grande preoccupazione per le manifestazioni attualmente in corso in Sardegna. La Cia del Piemonte é solidale e condivide la protesta degli allevatori sardi per il crollo del prezzo del latte, insufficiente anche a coprire i costi di produzione.
Le aziende agropastorali sono il pilastro dell’agricoltura sarda, ma i pastori non possono continuare a produrre senza reddito adeguato: così si mette a rischio l’economia di tutta la regione. I prezzi pagati ai produttori (50-60 centesimi al litro) rischiano di creare forti disinvestimenti sul territorio e causare l’abbandono degli allevamenti in molte zone rurali, con rilevanti danni, anche al tessuto sociale.
“Cia-Agricoltori italiani prende atto – afferma il Presidente nazionale Dino Scanavino – dell’apertura di un tavolo tecnico dedicato da parte del Ministro per le Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo Gian Marco Centinaio e offre la sua disponibilità a concertare insieme al governo e alle istituzioni territoriali una soluzione in tempi rapidi per affrontare l’emergenza sarda”.
“E’ necessario – prosegue Scanavino – che il confronto negoziale sia aperto a tutti i soggetti interessati per arrivare a interventi immediati di ristoro per gli allevatori e, soprattutto, a un piano di settore che preveda misure condivise per migliorare le condizioni di produzione, con una nuova articolazione e differenziazione degli sbocchi di mercato”.
” Cia-Agricoltori Italiani – conclude Scanavino – è inoltre preoccupata dalle ripercussioni che la situazione potrà avere nelle altre regioni italiane dove la zootecnia ovicaprina è uno dei settori trainanti dell’economia locale. In questo momento è necessario agire con serietà e concretezza per individuare soluzioni efficaci, avviando un confronto sulle strategie di lungo periodo per il comparto lattiero-caseario”.