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Il Decreto semplificazioni è stato approvato, l’etichetta l’origine degli alimenti é diventata legge dello Stato
Scritto il 08-02-2019 da Ufficio stampa | Categoria: agroalimentare
L’Assemblea di Montecitorio ha approvato in via definitiva il Decreto semplificazioni nel testo già licenziato dal Senato. Diventa quindi legge l’obbligo di indicare in etichetta il luogo di provenienza geografica di tutti i prodotti alimentari.Rimangono chiaramente fuori dal campo di attuazione della legge i prodotti dop ed igp che già per loro natura sono legati ad un territorio e devono seguire uno stretto protocollo di identificazione di origine.
La nuova norma si prepara ora a “sfidare” l’Europa che lo scorso anno ha approvato un regolamento esecutivo in materia di etichettatura, valido per tutti i produttori europei. Riuscirà la nostra nuova norma a reggere l’urto? Vedremo.
Estendere l’etichettatura d’origine a tutti i prodotti alimentari è fondamentale per tutelare i consumatori, che così possono scegliere consapevolmente cosa comprare, e per valorizzare le nostre filiere agricole, ma non significa assicurare automaticamente margine e valore al lavoro dei nostri agricoltori.
L’obbligo di indicare l’origine delle materie prime esiste già per molti prodotti. Dal 13 febbraio 2018 è in vigore l’obbligo di indicare in etichetta l’origine del grano per la pasta e del riso. Il 19 aprile 2017 è scattato l’obbligo di indicare il Paese di mungitura per latte e derivati. Dopo l’emergenza mucca pazza nel 2002 è iniziato l’obbligo di indicare l’origine dalla carne bovina. Dal 2003 è d’obbligo indicare varietà, qualità e provenienza nell’ortofrutta fresca. Dal primo gennaio 2004 c’è il codice di identificazione per le uova e, a partire dal primo agosto 2004, l’obbligo di indicare in etichetta il Paese di origine in cui il miele è stato raccolto.
L’esperienza di questi anni ha dimostrato che l’obbligo dell’indicazione origine non basta da sola a garantire ai prodotti agricoli un giusto prezzo ed un reddito adeguato ai produttori. Può addirittura diventare un costo in più per i produttori. L’etichettatura d’origine é un punto di partenza e non, come talvolta si fa credere, un punto d’arrivo. Funziona davvero se collocata all’interno di una strategia più ampia di promozione e valorizzazione del sistema Made in Italy.