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Tre milioni per risarcire i danni causati da animali selvatici
Scritto il 25-01-2019 da Ufficio stampa | Categoria: fauna selvatica
“Tre milioni per risarcire i danni causati da animali selvatici”. Li stanzia la Regione Piemonte a favore degli agricoltori che abbiano subito danneggiamenti e anche per finanziare opere di prevenzione al problema. Ad annunciarlo l’Assessore all’agricoltura Giorgio Ferrero in terza Commissione, nella seduta in cui è stato dato parere consultivo favorevole al Bilancio di previsione finanziario 2019-2021 per le materie di competenza. Ferrero ha specificato che per il 2019 verranno trasferiti 1.250.000 euro alla Città Metropolitana e alla Province e 1.750.000 euro agli Ambiti territoriali di caccia e ai Comprensori Alpini.
Stanziare i fondi per risarcire gli agricoltori è il “minimo sindacale”. Sarebbe anche necessario che i fondi fossero adeguati ed erogati rapidamente, ma i risarcimenti non sono la soluzione del problema. Bisogna evitare che i danni si verifichino, contrastando la proliferazione incontrollata della fauna selvatica che sta compromettendo in vaste aree l’equilibrata ed integrata coesistenza sostenibile tra attività umane e specie animali.
Il fenomeno dei danni provocati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole e zootecniche ha ormai assunto i connotati di una vera e propria emergenza. Le aziende agricole sono diventate dei ristoranti per cinghiali e caprioli.
La Cia del Piemonte ritiene necessaria e indifferibile una piena presa di coscienza del problema non solo da parte delle Istituzioni, ma anche degli ambientalisti, dei cacciatori e dei cittadini tutti. Bisogna adottare urgenti e non più rinviabili misure finalizzate a ricondurre le consistenze di tali popolazioni selvatiche entro accettabili livelli di sostenibilità territoriale ed ambientale. Altrimenti si corre il rischio che gli imprenditori agricoli, non più sicuri di trarre il frutto del loro lavoro, abbandonino vaste aree del territorio con incalcolabili danni in termini di mancata manutenzione e cura del territorio stesso. Un rischio che una classe politica cosciente e capace non può permettere che accada.