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Tragico incidente sulla A1 causato da un gruppo di cinghiali. Gabriele Carenini : “la fauna selvatica è fuori controllo”.
Scritto il 03-01-2019 da Ufficio stampa | Categoria: fauna selvatica
E’ di un morto e dieci feriti, tra cui tre bambini, il bilancio dell’incidente avvenuto sull’autostrada A1 in carreggiata Sud, tra Lodi e Casalpusterlengo. A causare il tamponamento un branco di cinghiali che ha attraversato la carreggiata. A distanza di poche ore un episodio simile, fortunatamente senza conseguenze così gravi, ancora lungo l’Autostrada del Sole. A causa della presenza di uno o più cinghiali in piena carreggiata, due auto sono entrate in collisione nel tratto compreso tra Fiorenzuola e Fidenza.
La proliferazione della fauna selvatica, ed in particolare di cinghiali e caprioli, sta assumendo proporzioni sempre più preoccupanti. Ormai si tratta di una vera e propria emergenza, non solo per i danni gravissimi che i cinghiali ed i caprioli arrecano alle attività agricole, ma anche in chiave di sicurezza per il traffico.
“La fauna selvatica è fuori controllo – sottolinea il Presidente regionale della Cia Gabriele Carenini -. Milioni di cinghiali e di caprioli (la stima é di Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), risultato della incontrollata proliferazione di animali selvatici in Italia, stanno invadendo campi coltivati, allevamenti, centri abitati e strade e rappresentano un grave pericolo per le persone. Il numero degli incidenti stradali provocati dai cinghiali e dai caprioli é in continuo aumento”.
“Anche i lupi – rimarca Carenini – sono in crescita esponenziale. Attaccano le mandrie e le greggi. La pastorizia e l’allevamento in montagna, a causa dei lupi, che ormai sono arrivati a formare dei pericolosi branchi territoriali, stanno diventando un’attività snervante, quasi impossibile”.
“E’ necessaria e indifferibile – prosegue Carenini– una piena presa di coscienza del problema da parte delle Istituzioni, che devono adottare urgenti e non più rinviabili misure finalizzate a ricondurre le consistenze di tali popolazioni selvatiche entro accettabili livelli di sostenibilità territoriale ed ambientale. Altrimenti altre vite saranno in pericolo e molti imprenditori agricoli, non più sicuri di trarre il frutto del loro lavoro, abbandoneranno vaste aree del territorio con incalcolabili danni in termini di mancata manutenzione e cura del territorio stesso. Un rischio che una classe politica cosciente e capace non può permettere che accada”.
“Sollecitiamo pertanto le Istituzioni –conclude Carenini – ad assumere tutte le iniziative tecniche, organizzative e normative necessarie per prevenire e contrastare con efficacia la proliferazione della fauna selvatica. Invitiamo anche le associazioni venatorie, ambientaliste e animaliste ad avviare insieme alle organizzazioni agricole una seria riflessione, senza pregiudizi, su come realizzare una seria ed efficace gestione faunistica”.