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Psr, evitato dal Piemonte il disimpegno automatico delle risorse
Scritto il 24-12-2018 da Ufficio stampa | Categoria: Pac
L’obiettivo di spesa per lo Sviluppo rurale 2014/2020 è stato raggiunto da tutte le regioni italiane, che sono quindi riuscite ad evitare il disimpegno automatico delle risorse.
L’Art. 38 del Reg. 1306/2013 prescrive infatti che la Commissione europea proceda al disimpegno della parte di impegno di bilancio che non sia stata utilizzata per il prefinanziamento o per i pagamenti intermedi o per la quale non le siano state presentate dichiarazioni di spesa conformi entro il 31 dicembre del terzo anno successivo all’anno dell’impegno di bilancio.
Il Piemonte ha pagato nel triennio 335 milioni, oltre il 31% del budget. Un dato che colloca la nostra Regione percentualmente al 7° posto, a una incollatura dall’Emilia Romagna, con sopra il Veneto, la Calabria e la Sardegna tra le grandi regioni italiane per dotazione di risorse. Nel 2018 per i bandi il PSR del Piemonte sono stati pagati 196 milioni di euro
“Questa mole importante di risorse ha permesso di finanziare gli impegni agro-ambientali sul 20% della superficie agricola utilizzata”, commenta l’Assessore Ferrero, “e ha consentito l’insediamento di oltre 800 giovani agricoltori, oltre ad aver permesso a 2000 aziende di ammodernare e innovare la propria struttura produttiva. Mi sembrano risultati molto importanti, che aiuteranno il settore a crescere e a innovarsi per stare al passo con le sfide dei prossimi anni”.
“Prendiamo atto del lavoro fatto dalla Regione e dall’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura – afferma il Presidente regionale della Cia Gabriele Carenini – per scongiurare il disimpegno delle risorse. Ciò è stato possibile anche grazie al prezioso contributo dei centri di assistenza agricola delle organizzazioni professionali. L’intero sistema agricolo regionale ha dimostrato caparbietà e compattezza nell’affrontare le complicanze burocratiche del Psr”.
“La stessa tenacia dovremo mantenerla anche in futuro – prosegua Carenini -, al fine di soddisfare le aspettative delle migliaia di aziende agricole piemontesi determinate a competere sempre più efficacemente sui mercati nazionali e internazionali. La Regione e le Organizzazioni professionali agricole, inoltre, dovranno continuare insieme la battaglia per bloccare i tagli ai fondi per l’agricoltura sulla nuova Pac 2021/2027 ipotizzati da Bruxelles”.