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Superfici di mais al minimo storico. Ismea: quasi dimezzate le coltivazioni di granoturco negli ultimi 20 anni
Scritto il 04-12-2018 da Ufficio stampa | Categoria: Coltivazione erbacee
Sono stati 614 mila gli ettari investiti a mais nel 2018 in Italia. È quanto emerge dall’ultimo numero di “Tendenze” dell’Ismea relativo ai settori del mais, soia e orzo.
Nel 1999, la coltivazione del mais in Italia interessava oltre 1 milione di ettari e garantiva una produzione di circa 10 milioni di tonnellate, coprendo quasi il 90% del fabbisogno nazionale. Nel 2018 l’Italia ha prodotto 6,2 milioni di tonnellate di mais toccando il punto più basso di una lungo trend che dura da 20 anni La dipendenza dall’estero è aumentata esponenzialmente, passando dall’11% all’inizio del nuovo millennio al 47% nel 2017.
Le cause di questa debacle? Le condizioni climatiche sempre meno favorevoli, la riduzione degli aiuti Pac a causa dell’introduzione del disaccoppiamento, il calo delle quotazioni e la impossibilità per il nostro Paese di poter ricorrere alle biotecnologie innovative.
La progressiva riduzione della produzione nazionale di mais e l’aumento della dipendenza dall’estero rischiano di mettere in difficoltà il nostro sistema agroalimentare: il mais è infatti una materia prima strategica per la nostra zootecnia e per le produzioni alimentari che ne derivano, ivi comprese tutte quelle di eccellenza che caratterizzano il made in Italy alimentare.