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Latte: le organizzazioni agricole chiedono un’unica tabella regionale della qualità
Scritto il 12-12-2018 da Ufficio stampa | Categoria: Latte
L’associazione degli allevatori “Noi siamo Voi – Piemonte” torna in campo con un convegno per fare il punto sul mercato e il prezzo del latte, dopo che la tabella regionale della qualità è stata condivisa da tutte le Organizzazione agricole, tranne che dagli industriali del comparto lattiero-caseario.
In Piemonte le tabelle qualità sono ormai una decina. Ogni caseificio si é fatta la propria. Latti qualitativamente identici vengono pagati in modo differente. La situazione é oggettivamente insostenibile e la questione é stata sollevata più volte dalla Cia del Piemonte ai Tavoli del latte.
Lo stesso Assessore regionale all’Agricoltura del Piemonte, Giorgio Ferrero, ha inviato lo scorso mese una lettera ai vertici di Assolatte e della commissione agroindustria di Confindustria Piemonte per invitare gli imprenditori a tenere in conto la proposta delle associazioni agricole, sottolineando l’importanza che in Piemonte “si attuino condizioni contrattuali trasparenti e corrispondenti, anche a livello di prezzo, alle regioni vicine che realizzano più numeri e mercato. Ciò anche al fine di scongiurare il rischio di veder uscire dal sistema economico regionale partite di latte piemontese di qualità per essere valorizzate altrove”.
L’invito dell’Assessore è rimasto, fino ad ora, senza risposta. I caseifici piemontesi continuano ad ignorare le richieste degli allevatori che ogni giorno conferiscono il latte e contribuiscono così alla buona riuscita dei loro prodotti e dei loro bilanci aziendali ed insistono nel proporre ciascuno una propria tabella di qualità, a differenza di quel che avviene in Lombardia dove viene applicata un’unica tabella.
Gli allevatori sono in fibrillazione anche perché il latte spot in questi mesi ha raggiunto quotazioni record, ma questo aumento non si riflette positivamente sul prezzo del latte contrattualizzato.
“Auspichiamo – sottolinea il Presidente regionale della Cia Gabriele Carenini – che gli industriali rispondano positivamente alle richieste dell’Assessore Giorgio Ferrero. La giungla dei sistemi di indicizzazione in vigore in Piemonte non è più sostenibile. Rapporti contrattuali chiari tra industriali e produttori, prezzo del latte alla stalla remunerativo almeno dei costi di produzione e tabelle qualità uniformi su tutto il territorio regionale sono fondamentali per garantire la stabilità del comparto lattiero-caseario piemontese”.