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Il Ministro Centinaio: “stop animali selvatici, un tavolo per risolvere” (ma sarà la volta buona?)
Scritto il 03-12-2018 da Ufficio stampa | Categoria: fauna selvatica
Il Ministro Centinaio, prima di venire alla Cia per partecipare all’Assemblea nazionale, ha fatto un incontro con tutti gli assessori regionali all’Agricoltura. All’ordine del giorno la problematica degli animali selvatici.
“E’ indubbio – ha detto Centinaio – che questo sta diventando non più solo un problema per l’agricoltura ma anche di ordine pubblico; penso ai cinghiali, agli ungulati, ai cormorani, alle nutrie, ce ne sono davvero tanti”. Di conseguenza, ha precisato Centinaio: “chiederemo al ministro Costa, all’Ispra Ambiente ed agli assessori regionali di sedersi attorno a un tavolo perché questo problema lo vogliamo risolvere”. Al tavolo, ha continuato Centinaio “faremo sedere anche il ministro della Sanità e io ci aggiungo anche il ministro Stefani, per i rapporti con le Regioni”.
I tavoli di discussione sono utili, ma talvolta diventano un modo per dilazionare la soluzione dei problemi. Quello della proliferazione della fauna selvatica è invece un problema che va risolto con estrema urgenza, come ha ricordato il Presidente nazionale della Cia, Dino Scanavino, all’Assemblea nazionale: “occorre che le Istituzioni intervengano, modificando la legge quadro datata 1992 che regola la materia, riformando gli ambiti territoriali venatori e superando il regime del de minimis nel rimborso dei danni che, di fatto, paralizza il sistema dei rimborsi per gli agricoltori”.
La dimensione dei danni causati dagli animali selvatici all’agricoltura ha ormai raggiunte punte da vera emergenza economica. I cinghiali ed i caprioli sono tanti, troppi, ed in deciso sovrannumero rispetto ad una quantità tollerabile.
Anche i lupi sono in crescita esponenziale. La pastorizia e l’allevamento in montagna, a causa dei lupi, che ormai sono arrivati a formare dei pericolosi branchi territoriali, stanno diventando un’attività snervante, quasi impossibile. Oggi a rischio di estinzione non è il lupo, ma sono piuttosto gli allevatori, i pastori e i contadini di montagna che svolgono un ruolo fondamentale per la salvaguardia degli ecosistemi complessi delle montagne.
La Cia del Piemonte, facendosi interprete delle proteste e degli allarmi sempre più numerosi che arrivano dal territorio, sollecita le Istituzioni ad assumere tutte le iniziative tecniche, organizzative e normative necessarie per prevenire e contrastare con efficacia la proliferazione della fauna selvatica. Invita anche le associazioni venatorie, ambientaliste e animaliste ad avviare insieme alle organizzazioni agricole una seria riflessione, senza pregiudizi, su come realizzare una seria ed efficace gestione faunistica.
Gabriele Carenini – Presidente Cia Piemonte