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Il blocco dei Paesi del Nord ostacola l’approvazione della direttiva sulle pratiche sleali
Scritto il 11-12-2018 da Ufficio stampa | Categoria: agroalimentare
La partita della pratiche sleali difficilmente si concluderà entro il 2018. Lo annuncia Paolo De Castro: “Stiamo ancora combattendo contro i giganti della grande distribuzione che fanno blocco dietro i Paesi del Nord”. Tra i principali detrattori della proposta in itinere c’è anche l’Austria, che terrà fino al 31 dicembre 2018 la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea. Poi toccherà alla Romania.
“Abbiamo fatto passi avanti – spiega De Castro – ma non ancora sufficienti nei negoziati con il Consiglio e la Commissione europea per poter raggiungere un compromesso il più ambizioso possibile sulla direttiva Ue che metterà fine alle pratiche sleali nella catena alimentare in Europa. Di fronte alle resistenze della presidenza austriaca dell’Ue, ho scritto una lettera ai rappresentanti dei 27 Stati membri nel Comitato speciale agricoltura (Csa) per chiedere il loro sostegno”.
“Da parte nostra continuiamo le trattative –prosegue De Casto -, forti della convinzione che le aziende agricole, agroalimentari e le cooperative, indipendentemente dalla loro dimensione economica, devono essere protette dalle pratiche commerciali sleali. Se un’azione è sleale, lo è per tutti”.
La direttiva contro le pratiche sleali prevede di vietare a livello Ue le pratiche commerciali scorrette applicate dagli acquirenti (centrali di acquisto e supermercati) ai fornitori (agricoltori e imprese alimentari) del settore alimentare, come pagamenti ritardati o modifiche di contratti unilaterali e senza preavviso su prodotti deperibili come frutta e verdura.
“Si tratta di una normativa estremamente positiva per gli agricoltori e le cooperative agroalimentari di tutta l’Ue”, commenta il Presidente regionale della Cia, Gabriele Carenini. “Occorre stabilire regole e procedure in grado di garantire una catena di approvvigionamento alimentare più equa, più trasparente e più sostenibile in tutta Europa”.