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Clima, il mondo é “totalmente fuori rotta”
Scritto il 05-12-2018 da Ufficio stampa | Categoria: ambiente
Il mondo è “totalmente fuori rotta” nel suo progetto per scongiurare un cambiamento climatico catastrofico. Lo ha affermato il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, in occasione dell’apertura ufficiale del COP24, in corso a Katowice, in Polonia, alla presenza dei rappresentanti di circa 200 Paesi. E tra le associazioni ospiti, anche la Cia-Agricoltori Italiani.
Una serie di preoccupanti rapporti ambientali mostrano che per scongiurare il riscaldamento globale il genere umano deve drasticamente ridurre le sue emissioni di gas a effetto serra, ma, come ha spiegato Guterres delegati “non stiamo ancora facendo abbastanza né ci stiamo muovendo abbastanza veloci”. Ed ha aggiunto: “Anche se assistiamo a devastanti impatti climatici che causano il caos in tutto il mondo, non stiamo ancora facendo abbastanza, né ci muoviamo abbastanza velocemente, per prevenire un’interruzione climatica irreversibile e catastrofica”.
Un comparto produttivo molto sensibile e vulnerabile ai cambiamenti climatici è l’agricoltura, essendo per sua natura un’attività che risente subito di anomalie climatiche e repentini mutamenti delle variabili ambientali.
I cambiamenti climatici non solo stanno provocando, tra siccità ed alluvioni, molti danni alla produzione agricola, alle strutture e alle infrastrutture agricole, ma incidono anche sull’equilibrio biologico dell’agroecosistema, causando la comparsa di specie patogene e parassiti alloctone, ovvero estranee alla fauna e flora dei nostri territori. Gli esempi sono molteplici: la Cimice asiatica, la Drosophila suzukii, la Xylella (solo per citare i più famosi), sono tutti organismi considerati alieni, ossia estranei all’ambiente, colonizzatori di un territorio diverso dall’area di origine. Tali organismi, trovando condizioni ambientali favorevoli, hanno potuto proliferare adattandosi perfettamente al nuovo habitat.
Quella dei cambiamenti climatici è una sfida che riguarda tutti. Purtroppo i Paesi del mondo non stanno reagendo in modo adeguato e tempestivo per frenare i cambiamenti climatici. Il nostro auspicio è che il summit di Katowice serva per ridare nuova linfa all’accordo di Parigi del dicembre 2015, quando 195 paesi adottarono il primo accordo universale sul clima mondiale.
Gabriele Carenini – Presidente Cia Piemonte