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La Ue autorizza gli Stati membri ad alzare 100% il rimborso dei danni procurati dai lupi a pastori e margari, ma chi li ripaga dello stress?
Scritto il 15-11-2018 da Ufficio stampa | Categoria: fauna selvatica
La Commissione europea ha deciso di autorizzare gli Stati membri ad alzare dall’80% al 100% i rimborsi dei danni causati ai greggi ed alle mandrie da animali protetti come i lupi ed a garantire la copertura economica totale sia per le misure di difesa preventiva (recinti elettrici, cani da guardia), sia per i cosiddetti costi indiretti, come le spese veterinarie per gli animali feriti e quelle del personale necessario per radunare mandrie e greggi dispersi dopo eventuali attacchi. In altre parole, se prima uno Stato sforava il tetto dell’80% di copertura dei danni rischiava l’infrazione, ora può farlo senza problemi, ma lo deve fare con i soldi suoi.
Purtroppo in Italia i fondi pubblici per il risarcimento dei danni causati dalla fauna selvatica sono inadeguati ed i rimborsi sono erogati costantemente in ritardo. Tra l’altro se una Regione (come il Piemonte) agisce con il meccanismo del regime de minimis, per ogni allevatore c’è un portfolio di circa 15.000 euro in tre anni per i risarcimenti danni di varia natura, comprese calamità e altro. Sarebbe un errore quindi creare false aspettative.
Inoltre, per i pastori e gli allevatori che operano in montagna il problema non sono solo l’inadeguatezza ed i ritardi dei rimborsi, ma anche e soprattutto lo stress continuo a cui sono sottoposti. A causa degli attacchi dei lupi, che ormai sono arrivati a formare dei pericolosi branchi territoriali, la pastorizia e l’allevamento in montagna sono diventate un’attività snervante, quasi impossibile.
In Piemonte la specie è ormai presente su tutto il territorio montano, ed è aumentata in numero, distribuzione e densità, raggiungendo anche le zone più collinari. In questi ultimi anni le razzie di animali ad opera dei lupi sono aumentate in modo esponenziale. Pastori e margari sono esasperati.
Le misure di prevenzione, recinzioni elettrificate e cani da guardia, sono un palliativo. Le recinzioni per altro possono risultare efficaci in certe condizioni orografiche e di sistema di allevamento, ma non in altre, ed i costi per realizzare recinti alti e robusti sono spesso proibitivi.
I pastori ed i margari sono importanti sentinelle per la montagna. Aiutano l’ecosistema montano a vivere e contribuiscono a prevenire le calamità naturali. Le Istituzioni devono prendere atto che oltre un certo livello di presenza dei lupi, la pastorizia e l’allevamento in montagna non sono più possibili e devono scegliere: o i lupi o i pastori e gli allevatori.