In Evidenza
Emergenza Coronavirus
Lavora con agricoltori italiani
Dal campo alla tavola
Portale sconti di Cia
Le Associazioni
AGIA
Associazione Giovani Imprenditori Agricoli
ANP Cia
Associazione Nazionale Pensionati
Donne in Campo
La spesa in campagna
Turismo verde
ASES
Progetto Highlander
Informativa
Cookie e Privacy
Dazi sul riso dalla Cambogia e Myanmar, la Commissione Ue ne propone il ripristino
Scritto il 07-11-2018 da Ufficio stampa | Categoria: Coltivazione erbacee
La Cia del Piemonte da tempo insiste perché venga attivata la clausola di salvaguardia sulle importazioni di riso da Cambogia e Myanmar per contrastare la crisi del nostro settore risicolo.
“L’attivazione della clausola di salvaguardia é una necessità inderogabile per tutelare il nostro settore risicolo, gravemente danneggiato dalla concorrenza sleale del riso asiatico – ha dichiarato in più occasioni il Presidente regionale Gabriele Carenini -. Non solo le importazioni minano il reddito dei nostri produttori condizionando in termini negativi i prezzi del riso nel mercato italiano, non solo nei Paesi extraeuropei vengono utilizzati prodotti chimici che sono banditi in Italia e in Europa, ma é inaccettabile che si applichino regimi preferenziali nei confronti di Paesi che violano i diritti umani e che utilizzano i vantaggi derivanti dal poter esportare in Europa riso a dazio zero non per migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei produttori, ma per comprare armi e per reprimere chi dissente”.
Finalmente anche la Commissione Ue si convinta delle buone ragioni dei nostri produttori ed é intenzionata a proporre il ripristino dei dazi sul riso di importazione: 175 euro a tonnellata per il primo anno e in misura ridotta per il secondo (150 euro/ton) e terzo anno (125 euro/ton), ma secondo l’Ente Risi esistono i presupposti tecnico-giuridici perché il dazio sia fissato a 175,00 euro a tonnellata per tutti i tre anni. A questo punto, tutto dipenderà dalla decisione che sarà assunta dai 27 Stati membri nell’ambito del comitato del Sistema delle preferenze generalizzate (Spg).
Lo scorso giugno due ispettori inviati da Bruxelles avevano incontrato i risicoltori di Piemonte e Lombardia per verificare di persona gli effetti delle importazioni di riso a dazio zero da Cambogia e Myanmar. A seguito del rapporto degli ispettori il 16 marzo scorso la Commissione Ue aveva autorizzato l’avvio di un’indagine anti-dumping, a conclusione della quale ha deciso di proporre l’applicazione della clausola di salvaguardia a tutela della filiera risicola europea.
L’Ente nazionali risi ha stimato in almeno 11 mila gli ettari (il 5% del totale) che sono stati abbandonati perché i prezzi del riso non riescono a coprire i costi di produzione.