In Evidenza
Emergenza Coronavirus
Lavora con agricoltori italiani
Dal campo alla tavola
Portale sconti di Cia
Le Associazioni
AGIA
Associazione Giovani Imprenditori Agricoli
ANP Cia
Associazione Nazionale Pensionati
Donne in Campo
La spesa in campagna
Turismo verde
ASES
Progetto Highlander
Informativa
Cookie e Privacy
Il declino del Vino Novello
Scritto il 05-11-2018 da Ufficio stampa | Categoria: vino
Il 30 ottobre scorso, senza gli squilli di tromba di qualche anno fa, è arrivato sul mercato il Vino Novello, ridotto ormai ad una nicchia produttiva di un milione o poco più di bottiglie, rispetto a dieci anni fa quando la produzione nazionale di vino novello era di circa 17 milioni di bottiglie. Quasi cessato anche il consueto clamore un tempo riservato allo “sbloccaggio”.
Il Novello non deve essere confuso con il “vino nuovo” che la tradizione vuole sia spillato a San Martino. Si tratta, invece, di un’accurata e attenta vinificazione: le uve intere, sono poste all’interno di un vinificatore d’acciaio saturato d’anidride carbonica per 10-12 giorni. A questa macerazione segue la classica vinificazione. Questo procedimento dà al vino caratteristiche particolari come il colore rosso rubino, l’olfatto vinoso con note intense di frutti di bosco, il gusto armonico e morbido dalla struttura piacevole e snella.
La crisi del Novello dipende da molti fattori. Dal prezzo troppo alto per un vino da consumo quotidiano in un momento in cui molte famiglie risparmiano su tutto. C’è poi il problema della limitata conservabilità del Novello che ne consiglia il consumo nell’arco do 4 o 5 mesi. Soprattutto il Novello è passato di moda. “Il gusto italiano – affermano alcuni noti enologi- non è certo quello del novello e il calo delle vendite era prevedibile”.