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Vietato bruciare le stoppie di riso dal 1° ottobre, ma la delibera è stata discussa il 19 ottobre
Scritto il 24-10-2018 da Ufficio stampa | Categoria: ambiente
Confermato dalla Giunta regionale il divieto di bruciare stoppie del riso dal 1° ottobre al 31 marzo. Il provvedimento si inserisce all’interno del regime di condizionalità cui bisogna attenersi per poter usufruire dei contributi PAC. Eventuali deroghe potranno essere concesse localmente per emergenze fitosanitarie o per la presenza di suoli asfittici.
L’assessore all’Agricoltura, Giorgio Ferrero, ha fatto presente che “la conferma del divieto è utile non solo per la qualità dell’aria e più in generale dell’ambiente, ma anche per l’immagine stessa del riso piemontese, che ha bisogno di valorizzare la sua qualità e su cui stanno lavorando con impegno i nostri risicoltori. Nella qualità sempre di più, anche agli occhi dei consumatori, entrano le buone pratiche, compresa l’attenzione all’ambiente e alla compatibilità degli interventi agricoli”.
Da notare che la delibera é stata discussa il 19 ottobre. Venti giorni e parecchi roghi dopo l’inizio del divieto. Non é la prima volta che succede. Analoga delibera “a buoi scappati” era stata presa a fine ottobre 2017. Per questo motivo la delibera è stata vivacemente contestata da alcuni consiglieri regionali. A dettare legge fino al 19 ottobre era la legge regionale sugli incendi boschivi, che indicava il divieto totale di bruciare materiale vegetale su tutto il Piemonte a partire dal 1° novembre, pena una multa da 200 a 2.000 euro.