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Il Parlamento europeo: avanti contro le pratiche sleali! Soddisfazione della Cia.
Scritto il 29-10-2018 da Ufficio stampa | Categoria: Senza categoria
L’Europarlamento ha dato il via libera con 428 voti a favore, 170 contrari e 18 astenuti al negoziato con il Consiglio Ue per arrivare a una versione condivisa della direttiva contro le pratiche commerciali sleali nel settore alimentare. Il testo del provvedimento era già stato approvato a larghissima maggioranza in commissione. L’iter legislativo prevede che ora si apra una trattativa con il Consiglio per trovare un’intesa. Il via libera della plenaria di Strasburgo accelera l’iter del dossier rendendo probabile un accordo prima della fine dell’anno e quindi prima della fine della legislatura.
La direttiva prevede di vietare a livello Ue le pratiche commerciali scorrette applicate dagli acquirenti (centrali di acquisto e supermercati) ai fornitori (agricoltori e imprese alimentari) del settore alimentare, come pagamenti ritardati o modifiche di contratti unilaterali e senza preavviso su prodotti deperibili come frutta e verdura.
Il voto del Parlamento europeo si è reso necessario perché un gruppo di eurodeputati, in maggioranza tedeschi del Ppe e dell’Alde, insieme al gruppo dei Verdi, ha tentato di bloccare la richiesta di approvazione veloce del mandato presentata dal relatore Paolo De Castro.
Nei giorni scorsi a sostegno del rinvio si erano espressi Eurocommerce, che rappresenta gli interessi delle catene di supermercati, l’organizzazione dei consumatori Beuc e alcune Ong ambientaliste. A favore della procedura veloce, invece, si erano schierate le organizzazioni degli agricoltori e dell’industria alimentare nonché le ong per il commercio equo e solidale.
“Si tratta di un risultato estremamente positivo per gli agricoltori e le cooperative agroalimentari di tutta l’Ue, che attendevano con ansia l’esito di questa votazione”, commenta la Cia, che si è sempre espressa a favore di una normativa europea che possa stabilire regole e procedure in grado di garantire una catena di approvvigionamento alimentare più equa, più trasparente e più sostenibile in tutta Europa.