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Il dl fiscale si applicherà anche a quegli allevatori che devono restituire 1,3 miliardi allo Stato italiano?
Scritto il 23-10-2018 da Ufficio stampa | Categoria: Latte
L’Italia deve recuperare 1,3 miliardi di euro direttamente dagli allevatori che hanno che hanno superato le quote latte nel periodo 1995-2009. Ma nel Dl fiscale collegato alla legge di Bilancio rientrerebbe la possibilità per gli splafonatori di chiudere una volta per tutte la pratica pagando solo una parte delle sanzioni. Il resto dovrebbe metterlo lo Stato, nonostante la Corte di Giustizia Ue sia stata chiara in proposito: a corrispondere le somme non devono essere in alcun modo le casse pubbliche, bensì i singoli produttori responsabili della sovrapproduzione.
Secondo l’agenzia stampa Agricolae, nel Ddl fiscale, infatti, ci sarebbe “un’opportunità, per chi vuole chiudere una volta per tutte la pratica, di mettersi in regola, chiudere i conti con il passato e rimettersi in pista. A fronte dello stralcio degli interessi, delle sanzioni accumulate negli anni e del pagamento di una percentuale (che dovrebbe variare tra il 15, il 20 e il 50 per cento a seconda dello stato dell’arte dei procedimenti in atto) dell’imposta originaria”.
Una soluzione questa cui guarda con attenzione soprattutto la Lega, dato che fu proprio il Carroccio a spalleggiare per anni i produttori di latte che si rifiutarono di adeguarsi alle norme comunitarie e che poi sono stati condannati a pagare le sanzioni per i loro sforamenti.
La lunga storia delle quote latte, dopo essere stata malamente gestita, si sta ora concludendo altrettanto malamente. Con buona pace degli allevatori che hanno rispettato le regole.