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Documentata la presenza di lupi anche nelle province di Vercelli, Verbano-Cusio-Ossola e Novara.
Scritto il 11-10-2018 da Ufficio stampa | Categoria: fauna selvatica
Quanto siano davvero i lupi in Piemonte non si sa. Ma dal numero di quelli trovati morti – secondo i cacciatori 19 da inizio anno, quasi tutti riconducibili a un investimento – sono tanti, molti di più di quelli censiti da Life Wolfalps.
Il problema della proliferazione dei lupi riguarda principalmente le province di Cuneo e Torino, ma è ormai documentata la presenza di lupi anche nelle province di Vercelli, Verbano-Cusio-Ossola e Novara.
Nonostante che il problema sia grave le Istituzioni stanno a guardare. E quindi si muovono, lo fanno nella direzione opposta a quella auspicata dai pastori e dagli allevatori che operano in montagna. Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ad esempio, ha impugnato le leggi delle provincie di Trento e Bolzano che per prime hanno deciso di affrontare il problema consentendo degli abbattimenti ancorché limitati.
Il Piano Lupo – che pur con tutti i suoi limiti, rappresenterebbe, se diventasse operativo, un passo in avanti a tutela dell’attività di pastori e margari che garantiscono lo sviluppo sociale ed economico della montagna – é fermo dal dicembre scorso nella Conferenza Stato-Regioni.
La situazione é drammatica. In questi ultimi anni le razzie di animali selvatici e domestici ad opera dei lupi sono aumentate in modo esponenziale. La Cia del Piemonte auspica un’attenta riflessione sul problema da parte della Regione Piemonte e delle altre Regioni dell’arco alpino, non dando spazio alle sirene dell’ambientalismo ideologico, ma guardando in faccia alla realtà.