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Allarme peste suina, l’Italia alza il livello di attenzione
Scritto il 05-10-2018 da Ufficio stampa | Categoria: Veterinaria
Dopo l’esplosione di alcuni focolai in Belgio è allarme peste suina africana anche in Italia. La peste suina africana è una malattia virale dei suidi, non trasmissibile all’uomo, che può colpire sia il maiale domestico sia il cinghiale. Questa malattia, contro la quale non esiste oggi cura o vaccino, è estremamente grave e spesso letale per gli animali colpiti, e può essere causa di ingentissimi danni alle produzioni zootecniche suine, sia direttamente a causa della mortalità, sia indirettamente a causa delle restrizioni al commercio nazionale e internazionale di suini e prodotti derivati che la presenza dell’infezione implica.
Le movimentazioni di suini allevati, di mezzi di trasporto di animali o di insaccati da parte di viaggiatori provenienti dai Paesi infetti, rappresentano il fattore di rischio più rilevante e probabile per l’introduzione del virus in Paesi indenni.
Il ministero della Salute ha disposto maggiori controlli sulle partite di animali e carni suine provenienti dai Paesi comunitari interessati dalla malattia e ha raccomandato di sottoporre a controllo ogni carcassa di cinghiale rinvenuta in natura e di aumentare le misure di biosicurezza negli allevamenti. Anche in Piemonte, che è la terza regione suinicola italiana (11% della produzione nazionale), l’attenzione è alta, nonostante al momento la minaccia non sembri incombente.