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Saluzzo: al campo sperimentale Agrion l’incontro incentrato sulla moria del Kiwi
Scritto il 19-09-2018 da Ufficio stampa | Categoria: Ortofrutta
Il fenomeno della moria del kiwi quest’anno si è manifestato con una gravità ancora superiore agli anni. Lo ha affermato il Presidente di Agrion, Giacomo Ballari nell’incontro sul tema che si è svolto il 14 settembre scorso presso il campo sperimentale di Saluzzo, nell’ambito del Progetto KIMOR, finanziato dalla Regione Piemonte. Obiettivo era, in particolare, quello di aggiornare i produttori sullo stato di conoscenze acquisite in questo anno di prova presso il campo sperimentale.
Per tutelare i nuovi impianti, dice Agrion, è importante un preventivo studio del suolo, una preparazione adeguata del terreno (distribuzione di sostanza organica, baulature, sovescio), un impianto irriguo che soddisfi il fabbisogno idrico della specie relativamente alla natura del terreno insieme alla predisposizione di strumenti atti a verificare l’effettivo stato idrico (tensiometri). Irrigare in base all’effettivo fabbisogno, inoltre, è considerato fondamentale.
Quanto agli impianti già esistenti ubicati in zone a rischio o che presentano “avvisaglie” le misure proposte comprendono la valutazione ponderata dei volumi irrigui, esame delle condizioni dell’apparato radicale, erpicatura dell’interfila e assolcatura centrale, mantenimento di un numero adeguato di rami in rapporto all’effettiva attività potenziale delle radici, impiego oculato di prodotti fitoregolatori.
In breve: per contenere la diffusione della moria del kiwi è importante applicare scrupolosamente le corrette pratiche agronomiche nella fase preparatoria dell’impianto e fare in modo che l’irrigazione sia gestita sulla base dell’effettivo fabbisogno idrico del terreno.