In Evidenza
Emergenza Coronavirus
Lavora con agricoltori italiani
Dal campo alla tavola
Portale sconti di Cia
Le Associazioni
AGIA
Associazione Giovani Imprenditori Agricoli
ANP Cia
Associazione Nazionale Pensionati
Donne in Campo
La spesa in campagna
Turismo verde
ASES
Progetto Highlander
Informativa
Cookie e Privacy
Costituita Anabio Piemonte, Raffaella Mellano eletta Presidente
Scritto il 20-09-2018 da Ufficio stampa | Categoria: Biologico
Tutelare la biodiversità agricola ha un valore ambientale ed economico e può contribuire a creare filiere ecosostenibili, efficienti e competitive. Le oltre 1.000 specie vegetali e animali oggi a rischio estinzione, tagliate fuori dalla grande distribuzione alimentare perché ritenute finora poco attrattive per il mercato, sono in realtà un asset che può valere almeno 10 miliardi di euro l’anno. Si tratta di un tesoro potenziale per il Made in Italy agroalimentare e per il turismo. Questo è quanto emerso dal workshop sul tema “Più valore agli agricoltori dalla coltivazione della biodiversità”. Un’iniziativa che Cia-Agricoltori Italiani e la sua associazione per l’agricoltura biologica Anabio hanno promosso all’interno del Salone del Gusto Terra Madre, in corso a Torino.
Quali testimonial di una nuova pratica agricola che punta sulla biodiversità, anche in termini di creazione di valore aggiunto e sviluppo di filiere virtuose, Cia e Anabio hanno portato al Lingotto tre casi di successo imprenditoriale nati dal recupero di prodotti autoctoni dimenticati nel Nord, Centro e Sud Italia: l’allevamento biodinamico con razze locali di Raffaella Mellano (Piemonte); l’Archeologia Arborea per la salvaguardia dei frutti antichi di Isabella Dalla Ragione (Umbria); la custodia e il rilancio dei grani antichi di Gea Turco (Sicilia).
L’agricoltura italiana -si è detto nel workshop- continua a perdere terreno, minacciata costantemente dall’avanzata del cemento, che solo negli ultimi vent’anni ha divorato più di due milioni di ettari coltivati. Un furto di suolo agricolo che procede a ritmi vertiginosi: circa 10 ettari l’ora, quasi 2.000 alla settimana e oltre 8.000 al mese, calpestando quotidianamente paesaggio e terreni produttivi. E a rischiare più di tutti gli effetti negativi di questo trend sono proprio gli oltre 5.000 prodotti agroalimentari tradizionali, che per volumi ed estensione territoriale non rientrano tra quelli tutelati a livello Ue dai marchi Dop e Igp, ma rappresentano veramente la storia e la ricchezza dell’agroalimentare italiano.
Queste migliaia di specialità della terra sono attualmente coltivate da poche aziende agricole, che ne custodiscono la memoria, di cui una su quattro è a rischio scomparsa. Tutelare la biodiversità -hanno concluso Cia e Anabio- è un dovere, ed ecco perché Cia ed Anabio chiedono alle Istituzioni di finanziare, con risorse aggiuntive, progetti di partenariato territoriali, e investimenti a favore di imprenditori agricoli che conservano e valorizzano la biodiversità agricola.
L’iniziativa è stata anche l’occasione per ufficializzare la costituzione di Anabio Piemonte, con presidente Raffaella Mellano, che si propone di rappresentare e sostenere i produttori biologici e biodinamici della Regione.
Raffaella Mellano, giovane imprenditrice agricola, conduce insieme alla sua un’azienda agricola biologica e biodinamica a Rivarolo, in provincia di Torino, dove alleva vacche da latte e da carne e produce. E’ la promotrice del Consorzio Natura e Alimenta, una struttura che raggruppa agricoltori che si dedicano all’agricoltura sostenibile.’ Il Consorzio raccoglie e commercializza latte crudo – si occupa della raccolta dalle stalle e della consegna ai caseifici del nord e centro Italia. Si occupa inoltre di raccogliere gli animali da carne e di venderli sul mercato italiano ed internazionale, cosi come i cereali. Nel 2016 l’imprenditrice agricola si é aggiudicata la commessa lanciata da McDonald’s per la fornitura di carne biologica.