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Riso: urgente e necessaria l’attivazione della clausola di salvaguardia
Scritto il 30-08-2018 da Ufficio stampa | Categoria: Coltivazione erbacee
Tra settembre 2017 e giugno 2018 i volumi di riso lavorato provenienti dall’Estremo Oriente sono aumentati di 7.316 tonnellate (+2%) rispetto alla campagna precedente, attestandosi a 299.522 tonnellate. Il progressivo aumento delle importazioni di riso dai Paesi EBA sta gravemente svantaggiando gli agricoltori e danneggiando il mercato dell’UE, mettendo a rischio la sopravvivenza del settore.
A fronte di questa situazione il governo italiano non può rimanere inerte: deve controllare il riso che arriva nei nostri porti, per verificare se sia o meno contaminato da sostanze chimiche proibite dalla Ue, deve obbligare i colossi alimentari a indicare da dove arriva il riso che finisce sugli scaffali dei supermercati e soprattutto deve insistere perché Bruxelles attivi la clausola di salvaguardia.
“La Cia del Piemonte invita il Ministro Centinaio a presidiare i tavoli europei dove si sta discutendo dell’applicazione della clausola di salvaguardia – sottolinea il Presidente regionale della Cia Gabriele Carenini – ed assicura che su questa battaglia il Ministro troverà sempre al suo fianco la nostra Organizzazione”.
“Se non si arresta l’importazione selvaggia di riso a dazio zero dai Paesi asiatici – prosegue il Presidente regionale della Cia – si mette a rischio non solo la sopravvivenza del settore, ma anche l’equilibrio idrogeologico di una vasta zona compresa tra il Po ed il Ticino”.
“Alla base della richiesta della richiesta della clausola di salvaguardia non vi è solamente la difesa della filiera nazionale – conclude Carenini -, ma ci sono anche ragioni di tutela dei consumatori. Nei paesi extraeuropei vengono infatti utilizzati fertilizzanti chimici che sono banditi in Italia e in Europa”.
La superficie risicola italiana è concentrata nelle Regioni Piemonte e Lombardia, in particolare nelle Province di Vercelli, Novara e Pavia. L’Italia con i suoi oltre 230mila mila ettari coltivati a riso e un consumo pro capite annuo di 6 chilogrammi, riveste un ruolo fondamentale nella produzione risicola in Europa. Nella filiera italiana operano oltre 4.200 aziende, circa 100 industrie risiere per un totale di oltre 5.000 addetti nel settore. Il riso lavorato, rappresenta un giro di affari che si attesta intorno al miliardo di euro.