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L’agricoltura nel contratto di governo tra Lega e M5S: valorizzazione del made in Italy, riforma della Pac, revisione di Ceta e TTIP, ripristino dei voucher anche se in forma diversa. Gli auguri della Cia al nuovo ministro dell’agricoltura.
Scritto il 01-06-2018 da Ufficio stampa | Categoria: Politica agricola
“Il settore agricolo italiano, uno dei più promettenti dell’economia, da tempo impegnato a sopravvivere nella competizione globale dei mercati. Gli agricoltori si muovono in un sistema governato da politiche di settore ormai quasi di competenza esclusiva della Politica Agricola Comune”. La cui riforma, come noto, sta iniziando in questi giorni, e dove il Governo, recita il contratto tra Lega e M5S “non sarà più remissivo e rinunciatario in Europa”.
“Tra le misure più urgenti, da integrare ad una Pac che va riformata, ci sono le misure di sostegno all’agricoltura, in specie quelle di sviluppo rurale, con interventi espressamente finalizzati a realizzare obiettivi di interesse generale, quali la tutela del paesaggio, la difesa degli assetti idrogeologici, la sicurezza alimentare”. Da rivedere, secondo il contratto, l’approccio agli accordi di libero scambio con i Paesi terzi, come Ceta e Ttip.
E ancora, è ritenuto “prioritario, a tutela del Made in Italy, adottare un sistema di etichettatura corretto e trasparente che garantisca una migliore tutela dei consumatori. Altro pilastro dell’azione di governo in tema di agricoltura deve essere la riforma dell’Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura (Agea) e del Sistema informativo unificato di servizi del comparto agricolo (Sian). Una particolare attenzione sarà riservata all’agricoltura in territori, come quelli montani e in pendenza, nei quali essa rappresenta un’attività indispensabile per l’economia locale, per la gestione e tutela del territorio, del paesaggio nonché per la tutela e valorizzazione di produzioni uniche, di elevato valore qualitativo e tradizionale, che connotano il Paese”.
Sul tema lavoro il contratto specifica “La cancellazione totale dei voucher ha creato non pochi disagi ai tanti settori per i quali questo mezzo di pagamento rappresentava, invece, uno strumento indispensabile. Occorre pertanto porre in essere una riforma complessiva della normativa vigente volta ad introdurre un apposito strumento, chiaro e semplice, che non si presti ad abusi, attivabile per via telematica attraverso un’apposita piattaforma digitale, per la gestione dei rapporti di lavoro accessorio”.
La Cia ha augurato buon lavoro a tutti i ministri e un particolare sostegno al senatore Gian Marco Centinaio, neo ministro delle Politiche agricole, con il quale auspica di avviare una proficua collaborazione.