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Giovani agricoltori Ue: “aiuti veri o aree rurali a rischio”
Scritto il 19-06-2018 da Ufficio stampa | Categoria: giovani
Jannes Maes, presidente del Ceja (Confederazione giovani agricoltori Ue), ha lanciato un appassionato appello ai Governi ed ai ministri dell’Agricoltura degli Stati membri: “Bisogna lottare per un bilancio adeguato della Pac con “misure vincolanti” per i giovani agricoltori europei. L’obiettivo è sostenere sul serio il ricambio generazionale nel settore primario, senza il quale l’agricoltura Ue è in pericolo”.
In assenza di provvedimenti concreti a favore degli under 40, ha spiegato Maes, l’agricoltura europea “non potrà trarre vantaggio dalla consapevolezza ambientale e dalla mentalità aperta all’innovazione che la nostra generazione può portare nel comparto, danneggiando ulteriormente il tessuto sociale ed economico delle aree rurali”.
Incentivare la presenza di giovani agricoltori è necessario, perché da ciò dipende non solo la capacità produttiva attuale, ma anche, e soprattutto, quella futura. I giovani garantiscono le prospettive di sostenibilità e qualità delle attività agricole e, in senso più ampio, la vitalità stessa delle aree rurali. La nuova Pac 2020-2026 dovrà quindi fare in modo che i giovani che intendono intraprendere un’attività agricola abbiano un più facile accesso alla terra e ai capitali e siano aiutati a far durare la loro attività.
La Pac vigente ha già messo in campo una serie di misure per favorire il ricambio generazionale, ma le cifre del pagamento giovani offerte dal primo pilastro sono piuttosto modeste. Quanto agli interventi previsti dal secondo pilastro, pur generosamente incrementati, non sembrano in grado di creare un incentivo sufficiente per favorire concretamente l’ingresso e l’avviamento di nuovi imprenditori in agricoltura. Ciò è ancor più vero per il nostro Paese, dove le condizioni del mercato fondiario rappresentano un ostacolo notevole, e spesso insormontabile, per i giovani che aspirano a diventare imprenditori agricoli, ma non appartengono a famiglie agricole. L’acquisizione della terra, fattore della produzione irrinunciabile, e la consistenza degli investimenti necessari, sono al momento ostacoli non facilmente superabili per i giovani.