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Cinghiali e caprioli devastano i vigneti
Scritto il 25-05-2018 da Ufficio stampa | Categoria: fauna selvatica
Con la primavera le viti hanno iniziato a germogliare e per i viticoltori sono arrivati i grattacapi. Non solo a causa di tignolette e malattie fungine, ma anche per le incursioni degli ungulati. Caprioli e cinghiali stanno diventando un problema sempre più sentito. In primavera si cibano dei germogli, stroncando sul nascere la produttività del vigneto. Mentre d’estate, dopo l’invaiatura, fanno piazza pulita delle bacche.
Un rimedio forse efficace (il forse é d’obbligo) potrebbe essere la recinzione dei vigneti, ma dovrebbe essere alta almeno due metri, anche di più se il terreno è in pendenza. Dovrebbe inoltre essere in ferro e ben piantata nel terreno. Siffatte recinzioni, oltre a presentare dei costi molto elevati, guasterebbero il paesaggio delle zone viticole che è un’attrazione formidabile per il turismo. E’ di fatto impraticabile.
L’unica vera soluzione è una seria ed efficace gestione faunistica per contrastare la proliferazione di caprioli e cinghiali.
Nonostante i molti attestati di solidarietà ricevuti in tutte le occasioni di confronto e gli impegni assunti dai rappresentanti delle Istituzioni, il fenomeno dei danni provocati dalla fauna selvatica alle produzioni agricole e zootecniche continua ad avere i connotati di una vera e propria emergenza.
L’attuale gestione della fauna selvatica non funziona. I singoli agricoltori o allevatori, di fatto, sono lasciati soli a fronteggiare il fenomeno che ha assunto dimensioni preoccupanti.
La Cia del Piemonte sollecita ancora una volta le Istituzioni ad intraprendere tutte le iniziative tecniche, organizzative e normative necessarie per contrastare e prevenire con efficacia il problema dei danni alle colture causati dalla fauna selvatica e in particolare quelli provocati alla proliferazione dei cinghiali e dei caprioli. Gli agricoltori con il loro lavoro salvaguardano il territorio e l’ambiente e meritano rispetto ed attenzione per la loro attività e per le loro esigenze imprenditoriali.