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Carrefour: i prodotti Piemondina saranno presenti sugli scaffali in tutta la regione Piemonte
Scritto il 13-02-2018 da Ufficio stampa | Categoria: Produzioni piemontesi
“Piemondina”, il nuovo marchio ideato dall’assessorato all’Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Piemonte, nasce con l’obiettivo di facilitare l’individuazione da parte del consumatore del riso locale, inteso come quello proveniente da risaie del Piemonte e lavorato in impianti collocati in Piemonte o nelle province italiane confinanti. Carrefour Italia è la prima GDO che sottoscrive il progetto della Regione: offrirà ai suoi clienti la possibilità di fare una scelta d’acquisto responsabile, a favore dei produttori di riso d’eccellenza piemontesi.
Il Presidente regionale della Cia Gabriele Carenini (nella foto insieme all’Assessore Ferrero) ha partecipato al debutto del riso con il marchio Piemondina sugli scaffali dell’ipermercato Carrefour, in corso Monte Cucco, a Torino.
Il marchio Piemondina, sarà presente in tutti i punti vendita delle insegne Ipermercati, Market ed Express Carrefour Italia della Regione Piemonte, e conta 72 referenze caratterizzate dalla presenza di riso garantito 100% piemontese.
Solo due anni fa, Carrefour aveva aderito al progetto “Piemunto”, promosso anche allora dall’Assessore regionale all’agricoltura Giorgio Ferrero e dedicato alla valorizzazione di prodotti a base di latte 100% piemontese. “Piemunto” ha raggiunto risultati eccellenti con un incremento delle vendite che si attesta sul 10% l’anno.
“Sicuramente il marchio Piemondina– commenta il Presidente della Cia Novara/Vercelli/VCO Manrico Brustia – contribuirà a valorizzare il riso piemontese. I produttori risicoli piemontesi potranno avere in questo modo una vetrina all’interno dei supermercati e dei centri commerciali che aderiranno all’iniziativa. Il marchio “Piemondina”potrà dare risultati ancora più significati se sarà sostenuto da adeguate campagne di promozione. Il nostro auspicio é che il nuovo marchio porti ad un aumento del consumo del riso piemontese e ad una migliore distribuzione del prezzo lungo tutta la filiera. La crisi del comparto però é molto profonda e non basterà il marchio Piemondina per risolverla. Da tempo chiediamo all’Europa di intervenire attivando la clausola di salvaguardia a tutela del comparto risicolo dalle importazioni a dazio zero dai Paesi asiatici EBA.Ma non otteniamo risposte. Anche i comportamenti delle industrie di trasformazione che approfittano della situazione e non si impegnano per sviluppare contratti di filiera con prezzi adeguati contribuiscono ad aggravare la crisi del comparto”.
Con i suoi 117 mila ettari coltivati, quello piemontese rappresenta oltre la metà del riso prodotto in Italia. Una realtà che, con i suoi oltre 1800 produttori, rappresenta un’eccellenza non solo per la quantità, ma anche per la qualità del prodotto, per l’attenzione all’ambiente nelle coltivazioni, per la storia e la tradizione culturale che incarna.