In Evidenza
Emergenza Coronavirus
Lavora con agricoltori italiani
Dal campo alla tavola
Portale sconti di Cia
Le Associazioni
AGIA
Associazione Giovani Imprenditori Agricoli
ANP Cia
Associazione Nazionale Pensionati
Donne in Campo
La spesa in campagna
Turismo verde
ASES
Progetto Highlander
Informativa
Cookie e Privacy
La crescita impetuosa del vigneto a bio
Scritto il 02-11-2017 da Ufficio stampa | Categoria: vino
Il vigneto biologico italiano nel 2016 ha toccato i 103.545 ettari, in crescita del 23,8% sul 2015, per un’incidenza sul totale vigneto italiano del 15,7%. 65.000 sono gli ettari effettivamente produttivi, mentre i restanti 38.000 sono ancora in conversione, come ricordano le elaborazioni del Corriere Vinicolo – Uiv su dati Sinab e Agea.
Nel 2014 la superficie vitata italiana “bio” era di 47mila ettari, a cui si dovevano aggiungere 25mila ettari in fase di conversione, per un totale di 72.361 ettari.
Il grosso del vigneto biologico si trova in Sicilia (39.000 ettari, il 38% del totale), seguita da Puglia (15%) e Toscana (12%), mentre la regione con la maggiore incidenza di biologico sul totale a vite è la Calabria, con il 40% (4.200 ettari), seguita a brevissima distanza dalla Sicilia (il 39% sul totale).
Al Nord le regioni con la minore incidenza: Liguria (2%), Friuli (4%), Valle d’Aosta e Veneto (5%). Tra le regioni in cui il vigneto è cresciuto di più nell’ultimo anno, in testa c’è la piccola Basilicata, che ha visto raddoppiare la propria superficie, superando i 1.000 ettari. Poi Campania (+76%), Sardegna (+62%) e Puglia (+47%). In coda, ancora la Valle d’Aosta e, un po’ a sorpresa, l’Umbria, unica regione che ha visto le superfici bio addirittura calare, e anche in modo significativo (-15%).