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Sulla sicurezza alimentare l’Italia è al primo posto nel mondo
Scritto il 28-08-2017 da Ufficio stampa | Categoria: Veterinaria
“Sulla sicurezza alimentare l’Italia è al primo posto al mondo. Un dato per tutti: l’anno scorso la percentuale di sostanze chimiche, farmaci residuali e contaminanti rinvenuti è stata complessivamente dello 0,03 percento rispetto alla media dell’1,4 nell’Unione europea. Non a caso, le grandi emergenze degli ultimi anni, dalla Bse in poi, riguardavano tutte prodotti di importazione. Guai, però, ad abbassare la guardia”.
Lo dichiara a La Stampa la dottoressa Maria Caramelli, direttore dell’Istituto Zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (oltre 250 mila controlli svolti dal 2009 su tutta la filiera degli alimenti), che in questi giorni è alle prese insieme alla sua squadra con l’analisi dei campioni di uova portati dai servizi veterinari per verificare se ci sono tracce di Fipronil.
A proposito di Fipronil, il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi assicura che la concentrazione di insetticida riscontrata nei campioni contaminati è talmente bassa “da non provocare problemi di tossicità”.
“Non abbiamo minimizzato. In Italia non ci sono rischi per la salute” dalle uova contaminate da fipronil. “La concentrazione della sostanza è così bassa – spiega Ricciardi – da non comportare problemi di tossicità in bambini e adulti”.
“Oltretutto – continua ancora il numero uno dell’Iss, intervistato dal “Corriere della Sera” – non sono mai stati segnalati casi di intossicazione acuta e cronica nell’uomo legati all’assunzione di alimenti contaminati da trattamenti di uso veterinario”.
Ricciardi precisa che “i risultati delle analisi sono stati pubblicati con trasparenza, non li abbiamo tenuti per noi. Voglio ricordare che in Italia gli ispettori danno la priorità alla tutela della salute e non agli interessi economici. I servizi veterinari dipendono dal sistema sanitario nazionale, non dall’Agricoltura. C’è una bella differenza”.