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Export agroalimentare su dell’8%
Scritto il 25-05-2017 da Ufficio stampa | Categoria: agroalimentare
Secondo le proiezioni di Federalimentare sui dati Istat del commercio estero al primo trimestre, la crescita dell’export agroalimentare è valutata in un +8% a 7,7 miliardi. Un numero giudicato “oltre qualsiasi previsione” da Luigi Scordamaglia, presidente delle federazione delle industrie di trasformazione alimentare.
Nel dettaglio, invece, del periodo gennaio – febbraio, l’Italia consolida la quota sui mercati di Stati Uniti (+5,1%) e Francia (+4,5%). Performance migliori segnano Spagna (+15,7%) e Cina (+12,9%), ma la novità assoluta è la Russia che – nonostante l’embargo – totalizza un +50,4% nel primo bimestre con una proiezione del 45% sul trimestre.
Significativi progressi sono messi a segno sui mercati dell’Est europeo e del Medio oriente, anche se in cifre assolute i valori sono ancora ridotti. In questo contesto vanno registrati gli incrementi di Brasile (+63,1%), Romania (+28,4%), Ungheria (+25,8%), Portogallo (+25,7%) e Turchia (+19,6%). Sempre in valore, in valore l’incremento maggiore è totalizzato dall’Iran (+100%).
A livello di settori merceologici, Federalimentare segnala che nel primo bimestre i risultati migliori vengono dal dolciario, dalle carni preparate, dal lattiero caseario, dalle acquaviti e dai liquori. Mantengono comunque solide posizioni il settore della pasta (350 milioni il valore dell’export), degli olii (325 milioni) dei vini, mosti e aceti (835 milioni).