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Decreto flussi: per l’agricoltura 17.000 ingressi di lavoratori stagionali e 5.750 conversioni dei permessi di lavoro stagionale in permessi di lavoro subordinato. Nessuna possibilità per gli immigrati in Italia senza permesso di soggiorno
Scritto il 07-03-2017 da Ufficio stampa | Categoria: burocrazia
Il decreto flussi 2017 mette in palio 30.850 quote, di cui 17.000 per lavoratori stagionali da impiegare nei settori agricolo e turistico-alberghiero, in particolare 2.000 riservati alle richieste di nulla osta pluriennale stagionale e i lavoratori potranno arrivare da Albania, Algeria, Giappone, India, Kosovo, Marocco, Mauritius, Moldova, Bosnia-Herzegovina, Corea del Sud, Costa d’Avorio, Filippine, Gambia, Ghana, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Egitto, Etiopia, ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Sudan Ucraina, Tunisia.
Inoltre passeranno a 5.750 le conversioni dei permessi per lavoro stagionale in permessi di soggiorno per lavoro subordinato.
Le conversioni dei permessi per lavoro stagionale in permessi di soggiorno per lavoro subordinato consentiranno a molte aziende agricole di stabilizzare il rapporto con i propri lavoratori stranieri, che anno dopo anno sono entrati con i flussi stagionali. Da quest’anno saranno semplificati anche i requisiti per la richiesta del permesso stagionale pluriennale, e la procedura di accoglimento dell’istanza per “silenzio-assenso”.
Anche per il 2017 verranno regolarizzati gli stranieri che sono già in Italia oppure ancora a chi verrà nel nostro Paese per motivi di lavoro e farà rientro in patria, ma ci sono poche o nulle possibilità per chi invece è già in Italia ma senza permesso di soggiorno e fino ad oggi ha lavorato in nero aspettando il momento buono per emergere regolarmente. Solo negli ultimi tre anni nel nostro Paese sono sbarcati in maniera regolare quasi 500 mila migranti e molti di loro sono ancora alla ricerca di un lavoro stabile.