In Evidenza
Emergenza Coronavirus
Lavora con agricoltori italiani
Dal campo alla tavola
Portale sconti di Cia
Le Associazioni
AGIA
Associazione Giovani Imprenditori Agricoli
ANP Cia
Associazione Nazionale Pensionati
Donne in Campo
La spesa in campagna
Turismo verde
ASES
Progetto Highlander
Informativa
Cookie e Privacy
Pacchetto latte, la Ue sceglie di sostenere i Paesi baltici
Scritto il 28-07-2016 da Ufficio stampa | Categoria: Latte
Le consegne di latte in Ue-28 nel periodo giugno 2015-maggio 2016 hanno raggiunto i 155 milioni di tonnellate, con un trend in aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+32.000 tonnellate). L’export, al contrario, ha registrato una flessione: 20 milioni di tonnellate in equivalente latte esportate fra giugno 2015 e maggio 2016, in diminuzione di 33.000 tonnellate. E con una contrazione del 27,91% delle esportazioni di polvere di latte scremato: -27,91 per cento.
La situazione insomma è affatto buona ed i produttori ne stanno pagando le conseguenze con un prezzo del latte alla stalla che non copre i costi di produzione. La Ue è intervenuta per far fronte alla crisi in modo del tutto insufficiente e per giunta ripartendo i fondi stanziati in modo non equo tra gli Stati membri.
Clal.it, il portale specializzato sul lattiero caseario, è andata a vedere il potenziale aiuto per 100 chilogrammi di latte prodotti, facendo riferimento alle singole assegnazioni per singoli Paesi dei 350 milioni fino ad ora conferiti da Bruxelles.
Considerando solamente la ripartizione del budget, l’Italia si collocherebbe al sesto posto fra i beneficiari, con uno stanziamento di 20,9 milioni di euro, dietro a Germania (57,9 milioni), Francia (49,9 milioni), Regno Unito (30,2 milioni), Olanda (22,9 milioni) e Polonia (22,7 milioni di euro).
Se al contrario si calcola la quantità di latte prodotta nel 2015 per ogni singolo Paese dell’Ue e i fondi assegnati, emerge netta la scelta politica di sostenere maggiormente l’area delle Repubbliche Baltiche e dell’Unione europea orientale, con ogni probabilità per consentire agli allevatori di far fronte alla chiusura del mercato russo. I primi otto Paesi nella classifica degli aiuti finanziari per 100 chilogrammi di latte sono, infatti, Lettonia (1,28 €/100 kg), Romania (1,21 €/100 kg), Bulgaria (1,19 €/100 kg), Estonia (1,15 €/100 kg), Lituania (€/100 kg), Ungheria (0,98 €/100 kg), Repubblica Ceca (0,68 €/100 kg), Finlandia (0,44 €/100 kg). Seguono Belgio (0,30 €/100 kg), Grecia (0,28 €/100 kg), Slovacchia (0,25 €/100 kg), Spagna e Svezia (0,24 €/100 kg), Polonia, Portogallo e Slovenia (0,22 €/100 kg).
Alle loro spalle, con un valore di 0,21 €/100 kg si collocano Regno Unito, Italia e Francia, seguiti da Austria (0,20 €/100 kg) e da Germania, Irlanda, Cipro, Lussemburgo, Olanda e Danimarca, tutte con un valore ripartito di 0,19 €/100 kg.
Troppa sperequazione. Così non va ed il nostro Governo dovrebbe intervenire.