In Evidenza
Emergenza Coronavirus
Lavora con agricoltori italiani
Dal campo alla tavola
Portale sconti di Cia
Le Associazioni
AGIA
Associazione Giovani Imprenditori Agricoli
ANP Cia
Associazione Nazionale Pensionati
Donne in Campo
La spesa in campagna
Turismo verde
ASES
Progetto Highlander
Informativa
Cookie e Privacy
Assalto degli animalisti/vegani al macello di Bra
Scritto il 29-07-2016 da Ufficio stampa | Categoria: zootecnia
Una quarantina di animalisti/vegani, all’alba di giovedì 28 luglio, ha bloccato i camion all’ingresso del mattatoio di Bra, protestando contro il maltrattamento agli animali.
Ognuno è libero di pensarla come vuole, salvo l’obbligo per tutti di rispettare la libertà degli altri e la legge quando si organizzano delle manifestazioni di protesta. Ci sembra però giusto ricordare agli animalisti/vegani che il benessere animale sta molto a cuore anche agli allevatori e che l’Italia vanta tra i più elevati standard di benessere animale al mondo.
Nel 2007, il Trattato di Lisbona, sottoscritto dai paesi dell’Unione europea, ha ufficialmente riconosciuto agli animali lo status di esseri senzienti, impegnando gli Stati membri ad adoperarsi per adottare politiche il più possibile rispettose del loro benessere. Le attuali direttive europee definiscono norme stringenti per la protezione di tutti gli animali negli allevamenti e disciplinano in modo rigoroso il trasporto degli animali al fine di non esporli a lesioni o a sofferenze inutili. L’Italia è stata tra le prime nazioni non solo a recepire, ma anche a dare concreta attuazione alla normativa comunitaria.
Mettere a norma gli allevamenti non è un’impresa facile ed è anche molto costosa, ma gli allevatori, nonostante i bilanci aziendali siano in rosso ed il comparto stia vivendo un periodo molto difficile, stanno investendo grosse cifre per adottare le soluzioni più appropriate per garantire un processo produttivo sostenibile anche dal punto di vista del benessere animale.
I bovini, infine, vengono macellati nel rispetto della normativa europea che tiene conto del benessere animale anche in questa circostanza, senza utilizzare metodi crudeli. Il tutto sotto la supervisione di un veterinario dell’Asl.
Gli allevatori sono comunque disponibili ad aprire le porte dei loro allevamenti, in modo che tutti, possano vedere le strutture in cui operano e le garanzie che offrono rispetto al benessere degli animali ed alle legittime aspettative dei consumatori da un punto di vista della sicurezza e della qualità degli alimenti.