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Relazione Piano nazionale Ogm, i risultati del 2015. Su 688 campioni di prodotti alimentari solo il 2% sono risultati positivi. L’87% dei mangimi contiene materia prima ogm.
Scritto il 22-06-2016 da Ufficio stampa | Categoria: Ogm
Tenuto conto dei risultati complessivi ottenuti anche per il 2015, si conferma che sul mercato italiano sostanzialmente i prodotti alimentari hanno rispettato i requisiti di etichettatura previsti dalla normativa vigente, assicurando una corretta informazione al consumatore. Inoltre la presenza di Ogm, autorizzati e non, negli alimenti in Italia continua ad essere decisamente limitata e a concentrazioni estremamente basse.
Su 688 campioni prelevati e analizzati, la percentuale di quelli positivi è stata del 2%.
Questo conferma sempre di più la consapevolezza crescente degli operatori del settore alimentare, che pongono particolare attenzione lungo tutta la filiera, dall’approvvigionamento delle materie prime alla commercializzazione del prodotto finito, sia l’efficacia dei controlli ufficiali messi in atto. Sono stati campionati prodotti trasformati e materie prime principalmente a base di mais, di soia e di riso.
L’attività di controllo si svolta anche nei confronti dei prodotti importati. Sono state intercettate 4 partite non conformi per la presenza di riso ogm non autorizzato proveniente dalla Cina.
Esclusi dai controlli i mangimi, dove l’uso di soia e mais ogm é diventato ormai una costante. Secondo l’Associazione Nazionale tra i Produttori di Alimenti Zootecnici (Assalzoo) in Italia vengono prodotte ogni anno oltre 14 milioni di tonnellate di mangimi composti da diversi cereali. L’87% è rappresentato da miscele ottenute con materia prima gm importata dall’estero.