In Evidenza
Emergenza Coronavirus
Lavora con agricoltori italiani
Dal campo alla tavola
Portale sconti di Cia
Le Associazioni
AGIA
Associazione Giovani Imprenditori Agricoli
ANP Cia
Associazione Nazionale Pensionati
Donne in Campo
La spesa in campagna
Turismo verde
ASES
Progetto Highlander
Informativa
Cookie e Privacy
UNA BUONA NOTIZIA: LA FAME NEL MONDO SI RIDUCE
Scritto il 03-06-2015 da Ufficio stampa | Categoria: Consumi
Secondo il rapporto “Lo stato dell’insicurezza alimentare nel mondo 2015” curato da Fao, Ifad e Wfp, il numero di persone che soffrono la fame è sceso a 795 milioni, con un calo di 216 milioni rispetto al biennio 1990-92, circa una persona su nove. Nei Paesi in via di sviluppo, la denutrizione è scesa al 12,9% della popolazione, con un calo del 23,3% di un quarto di secolo fa.
I Paesi che sono sulla buona strada per superare il problema della fame e della malnutrizione sono quelli che hanno una crescita agricola migliore della media. L’incremento della produzione e della produttività agricola è una necessità soprattutto nei Paesi emergenti, che sono interessati da un forte aumento demografico e dove sta diventando sempre più complesso sovvenire alle esigenze alimentari di una popolazione urbana in crescita smisurata.
La Fao ha ricordato in più occasioni che la popolazione mondiale è in crescita esponenziale e che la domanda di generi alimentari su scala globale è destinata ad aumentare del 70% entro il 2050. Si deduce da ciò quanto sia importante ricercare soluzioni tecnologiche innovative e sostenibili volte all’incremento della produzione alimentare, non solo per far fronte alla crescita demografica, ma anche per aumentare le entrate e quindi migliorare il livello di vita dei piccoli agricoltori dei Paesi emergenti e convincerli a perseverare nella loro attività, invece che abbandonarla e fuggire in città. L’impresa sarà possibile unicamente potenziando il grado di produttività dell’agricoltura, visto che la superficie coltivabile non è destinata a crescere. L’intensificazione della produzione agricola permetterà anche di limitare, nei Paesi emergenti, la deforestazione, alleggerendo la pressione verso l‘espansione della frontiera agricola.
L’innovazione tecnologica, ivi inclusa la applicazione di biotecnologie agricole, giocherà un ruolo essenziale per garantire un aumento sostenibile della produttività. Giova ricordare che il termine biotecnologie agricole designa una vasta gamma di tecnologie usate in agricoltura e nella industria alimentare, utilizzate per un gran numero di scopi, tra cui il miglioramento delle varietà coltivate e delle popolazioni animali per aumentare la loro produttività o la loro efficienza, la diagnosi di patologie sia animali che vegetali, la produzione di vaccini per uso veterinario, e il miglioramento dei processi fermentativi impiegati nella preparazioni alimentari.
La produttività va evidentemente aumentata conservando la base delle risorse naturali da cui dipende la produzione attuale di alimenti e quella futura, ma il concetto che l’agricoltura deve essere prima di tutto produttiva, alla luce soprattutto delle future enormi esigenze alimentari della popolazione del Pianeta, va ribadito con forza perché in questo momento sembrano vincenti quelli che auspicano un ritorno generalizzato all’agricoltura del passato, tutta zappa e bicipiti, o pensano, nel migliore dei casi, che all’agricoltura debbano essere affidati gli obiettivi più disparati, di carattere spesso vago, ma certamente sempre meno l’obbiettivo della produttività.