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FINALMENTE QUALCOSA SI MUOVE NELL’ITER DEL NUOVO PSR DEL PIEMONTE
Scritto il 28-05-2015 da Ufficio stampa | Categoria: Regione
Dopo mesi di inerzia la regione sta accelerando il passo per arrivare all’approvazione, entro l’estate, del Piano di Sviluppo Rurale. Un percorso travagliato quello del PSR piemontese, presentato tardi e incompleto a Bruxelles, ha ricevuto ben 800 osservazioni da parte dei funzionari dell’unione europea e solo dopo l’incontro bilaterale di aprile si è cominciato a muovere qualcosa nella macchina burocratica regionale. La road map prevede l’invio di una prima bozza corretta entro il mese di maggio e la versione definitiva entro il mese di giugno per sperare di ricevere la comfort letter prima della pausa estiva e l’approvazione definitiva a settembre.
Ovviamente questa corsa ad ostacoli e contro il tempo non consentirà di correggere le storture d’impostazione che come Agrinsieme avevamo evidenziato nel corso dell’elaborazione del piano. In poco più di un mese si dovrà fare tutto ciò che non è stato fatto da settembre ad oggi. La compressione dei tempi darà pochissimo spazio alla discussione ed un sostanziale allineamento alle richieste di Bruxelles. Nella ridefinizione della tabella finanziaria si è dovuto anche tener conto dei 45 milioni che l’Unione Europea ci chiede di destinare alla banda larga. Ci sarà un taglio lineare delle risorse sul valore complessivo destinato ai tre comparti agricoltura, montagna e forestazione. Di conseguenza, all’interno dei tre comparti, ogni settore ha deciso quali tagli apportare. L’assessorato agricoltura ha effettuato sostanzialmente una riduzione lineare del 4% a tutte le misure e modifiche alle dotazioni di alcune sottomisure senza variazioni di rilievo all’impianto generale. Il settore foreste ha concentrato il taglio sulla misura 8.5 (aiuti agli investimenti destinati ad accrescere le resilienza ed il pregio ambientale degli ecosistemi forestali) ed operato alcuni spostamenti interni alla misura 16 a seguito dei chiarimenti ricevuti dalla Commissione Europea. Il settore montagna ha operato un taglio lineare con l’eccezione della misura 13.1 (indennità compensativa) e la 19.1 (sostegno preparatorio) che sono rimaste invariate.
Proprio l’indennità compensativa è stata al centro dell’attività della Cia visti i propositi di qualche funzionario regionale che intendeva cassarla ritenendola poco incisiva rispetto agli effetti che ci si prefigura di ottenere. La nostra insistenza ha convinto l’assessore Valmaggia ad aprire il bando per il 2015 anche se rimangono ancora da definire numerose domande relative agli anni precedenti.
Oltre all’indennità compensativa la regione si è impegnata ad aprire dei nuovi bandi per le misure agroambientali (214.1 e 214.2). Dovrebbero essere degli interventi pluriennali condizionati, con possibilità di rinuncia senza penalità dopo il primo anno. Il condizionale è d’obbligo viste le incertezze, di sicuro sarà un superlavoro per i tecnici che avranno pochissimo tempo per preparare e presentare le domande per conto delle aziende interessate.
Giovanni Cardone – Direttore Cia Piemonte