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La fatturazione elettronica è il futuro, ma nelle campagne la connessione internet arranca
Scritto il 11-01-2019 da Ufficio stampa | Categoria: burocrazia
L’Italia è entrata nell’era fiscale della fatturazione elettronica. Gli imprenditori agricoli, le aziende, i professionisti, gli artigiani, titolari di partita Iva dal 1° gennaio possono emettere solo fatture elettroniche, mentre i destinatari devono attrezzarsi per riceverle in questo formato digitale.
La Cia ha organizzato numerosi incontri sul territorio per fornire chiarimenti e risposte ai quesiti facenti riferimento alle procedure in materia di fatturazione elettronica. Come Cia stiamo facendo anche un grosso sforzo di assistenza e continuiamo a raccogliere le segnalazioni di codici di errori e rallentamenti sulla piattaforma specifica dell’Agenzia delle Entrate. E’ sperabile che con il tempo la novità possa migliorare la scrittura dei documenti contabili e rendere la vita più facile anche agli imprenditori agricoli.
Diverse aziende agricole sono in difficoltà ad adempiere all’obbligo dell’invio delle fatture elettroniche a causa della cattiva copertura internet. Nelle campagne italiane, per la carenza di infrastrutture fisiche, la connessione internet arranca. In Italia solo il 4,4% della popolazione ha una connessione a 100 Mbps, definita ultra larga (siamo al 24% nell’Unione Europea) e solo il 41,7% a 30 Mbps (76% in Ue). E’ quanto evidenziato all’incontro Grow! promosso di Agrinsieme, dove è stato presentato uno studio Nomisma sui gap infrastrutturali. In alcune zone del Piemonte il collegamento a internet non è possibile o è possibile solo utilizzando una tecnologia satellitare.
Aumentare la copertura della banda larga ed ultra larga è necessario ed urgente. Auspichiamo che il nostro Paese riesca a rispettare gli obiettivi dell’agenda digitale europea: internet ad almeno 30 mbps per tutti entro il 2020.