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Il settore del vino ha bisogno di risposte forti
Scritto il 13-03-2020 da Ufficio stampa | Categoria: vino
L’app del vino a domicilio in queste ultime due settimane ha fatto registrare un +25% generale nelle vendite con un +50% nelle città del nord (Milano, Torino, Bologna). Un trend che potrebbe accelerare nelle prossime settimane nel caso dovessero permanere le nuove misure restrittive, ma le consegne a domicilio non possono sostituire gli acquisti in enoteca, nelle botteghe del vino o presso la grande distribuzione organizzata.
E non sono certamente in grado di risolvere la crisi che sta colpendo duramente il mondo del vino, particolarmente preoccupante sul versante delle esportazioni – Ottavio Cagiano de Azevedo, direttore di Federvini, intervistato dal Sole 24 Ore, ha spiegato di aspettarsi un “calo dell’export del 20%” -, ma anche perché i consumi interni sono in calo, a causa del sostanziale blocco del turismo, della chiusura dei ristoranti e della recessione economica che spinge le famiglie a ridurre gli acquisti.
Gli stessi investimenti in promozione fin qui effettuati rischiano di essere vanificati dall’immobilità determinatasi sui mercati internazionali. L’appesantimento delle giacenze, infine, avrà sicuramente delle conseguenze sui valori alla produzione della prossima vendemmia.
E’ necessario un intervento immediato ed ampio che affronti le diverse criticità emerse. E’ arrivata l’ora di testare l’efficacia dell’iniziativa del Tavolo del Vino costituito dalla ministra Bellanova che deve diventare il luogo dove progettare il futuro, raccogliere proposte e tradurle in risultati per le aziende.
18.000 aziende viticole, oltre 44mila ettari di superficie vitata, per una produzione di oltre 2,2 milioni di ettolitri (dato 2019), fanno del vino non solo un tassello prezioso nell’economia del Piemonte, ma un protagonista della promozione del nostro territorio. La vitivinicoltura é un settore che in questo momento ha bisogno di risposte forti.
Gabriele Carenini – Presidente Cia Piemonte