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Bene l’export dei Rossi piemontesi, in difficoltà l’Asti spumante
Scritto il 02-07-2019 da Ufficio stampa | Categoria: vino
Nel 2018, il Piemonte ha esportato 2,9 milioni di ettolitri di vino per un valore di 1 miliardo di euro. La crescita è stata confermata anche nel primo trimestre del 2019. Sono stati esportati 74 mila ettolitri di Docg e Doc rosse pari ad un fatturato di 61 milioni di euro: +7% in volume e +11% in valore. Invece non va troppo bene per l’Asti spumante: nel primi tre mesi del 2019 ha segnato una vendita di 52 mila ettolitri pari a 20 milioni di euro, ovvero -32% in volume e -16% in valore.
L’Asti docg ed il Moscato d’Asti docg sono due prodotti strategici per il Piemonte. Tutti gli attori della filiera devono ricercare insieme, con il sostegno della buona politica, soluzioni intelligenti per rilanciare un comparto che dà lavoro a 4.000 famiglie. Il comparto necessita di nuove spinte e stabilità per affrontare la complessità di un mercato in continua evoluzione.
Il Consorzio dell’Asti Docg è il capofila di due importanti progetti triennali, finanzianti con 6 milioni di euro ognuno. Uno, già avviato, finanziato dalla Commissione Europea, ed incentrato sugli Usa, in partnership con l’Istituto di Valorizzazione dei Salumi Italiani ed il Consorzio del Provolone Valpadana.
L’altro, sempre triennale, si focalizzerà sulla promozione di Dop, Igp e Stg in Italia, Germania, Spagna, Regno Unito e Polonia, e vedrà, a fianco del Consorzio dell’Asti Docg, quello del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg e del Vino Nobile di Montepulciano, ma anche l’Associazione Produttori Olivicoli Toscani, la Latteria di Soligo e, ancora, il Consorzio del Provolone Valpadana.
Le iniziative sono state presentate il 29 marzo scorso ad Asti. Il nostro auspicio è che producano dei risultati e che di tali risultati beneficino anche i produttori vitivinicoli.