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Si prefigura una stagione irrigua molto complessa.
Scritto il 01-04-2019 da Ufficio stampa | Categoria: ambiente
Anche il mese di marzo è passato, senza nemmeno una goccia di pioggia. Il momento è tra i più delicati per il settore agricolo. È appena iniziata la primavera che é la stagione in cui si concentrano le semine di numerose coltivazioni (riso, granoturco, soia, girasole, barbabietole), ma manca l’acqua necessaria ai semi per germinare. La siccità sta colpendo anche colture già avviate (frumento ed orzo) e le colture arboree. Serve la pioggia, al più presto, altrimenti saranno dolori. Il problema è serio e lo scenario futuro é a tinte grigie.
Le falde in questo momento sono bassissime. I suoli si stanno essiccando a livello profondo con danni significativi per la sostanza organica e la fertilità dei terreni agricoli.Le riserve idriche sono molto ridotte. Anche il soccorso della fusione delle nevi non promette granché. Sulle Alpi c’é poca neve e ad alte quote. Si prefigura una stagione irrigua 2019 molto complessa. I consorzi di bonifica che monitorano lo stato degli invasi emettono solo bollettini di guerra.
Da tempo siamo entrati in un quadro climatico caratterizzato sempre più frequentemente da fenomeni estremi. La siccità di queste ultime settimane non può più essere considerata un fenomeno eccezionale. E’ giunto il momento che anche il Piemonte, tradizionalmente ricco d’acqua, pianifichi strategie per fronteggiare casi di prolungata siccità e favorire il risparmio idrico. Se da un lato si deve proseguire la ricerca per ottimizzare l’utilizzo della risorsa idrica in agricoltura – così come va migliorata l’efficienza della rete idrica -, dall’altro bisogna aumentare la capacità di trattenere le acque di pioggia attraverso il varo di un piano per il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche.
Realizzare ulteriori invasi è indispensabile per trattenere l’acqua piovana, di cui oggi si riesce a conservare solo l’11%. Solo la presenza di nuovi bacini garantisce, infatti, di stoccare le acque meteoriche, creando una riserva idrica non solo per l’agricoltura, ma per tutti, cittadini ed imprese!
Giovanni Cardone – Direttore Cia Piemonte