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Vino, l’export cresce fra luci ed ombre
Scritto il 28-11-2018 da Ufficio stampa | Categoria: vino
Le stime export presentate dall’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor (a fonte dogane) prevedono una crescita delle vendite di vino (in valore) sui 12 mesi 2018 del 3,8%, a quasi 6,2 miliardi di euro di prodotto tricolore esportato. Una variazione positiva che non trova però riscontro nei volumi, in calo del 9%.
I vini fermi, il vero cuore della produzione italiana, sono in calo in tutti i principali sbocchi, e chiuderanno con un -1,9% in valore in Usa (1,2 miliardi di euro), -5,4% in Germania (621 milioni di euro), -4,1% in Uk (370 milioni di euro), -0,2% in Canada (300 milioni di euro), -3,8% in Svizzera (273 milioni di euro), -2,8% in Russia (163 milioni di euro), -4,6% in Giappone (129 milioni di euro), con la crescita che sarà solo in Svezia, +3% (95 milioni di euro) e Brasile, +4,4% (31 milioni di euro). Una mezza “Caporetto”, se si pensa che i vini fermi sono la grande ricchezza diffusa del vino del Belpaese.
Situazione completamente diversa per gli spumanti italiani che, però, voglio dire sostanzialmente Prosecco. Per gli sparkling, la chiusura sarà ampiamente in crescita in Usa, 15% (386 milioni di euro), Uk, +12,6 (345 milioni di euro), Russia, +10,2% (92 milioni di euro), Svizzera, +10,9% (60 milioni di euro), Svezia, +46,3% (46 milioni di euro), Canada +8,7% (45 milioni di euro), Giappone, +5,2% (33 milioni di euro) e Brasile, +13,6% (6 milioni di euro). Unica nota negativa, e importante, la Germania, -4,5% (84 milioni di euro).
Note dolenti emergono anche dal confronto diretto con i principali nostri competitor. L’Italia realizza trend inferiori rispetto alla leader Francia (a 9,54 miliardi di euro, +4,8% a valore) e della Spagna, che supera la soglia dei 3 miliardi di euro (+5,2%).
“Oggi il problema nel fare business all’estero – ha detto il Ministro Centinaio – è che l’Italia si presenta con troppi interlocutori che dicono cose e hanno esigenze diverse: servono nuove regole di ingaggio valide per tutti con strumenti di comunicazione e promozione univoci. Parlerò con i colleghi ministri dello Sviluppo economico e degli Esteri per istituire un tavolo che costruisca una promozione unica del Wine&Food italiano”.