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Vendemmia in Piemonte, quantità in aumento del 25% rispetto al 2017
Scritto il 04-09-2018 da Ufficio stampa | Categoria: vino
Se l’annata 2017 è stata tra le più scarse degli ultimi cinquant’anni, dove gli eventi climatici si sono accaniti con un’inusuale ed eccezionale portata, quest’anno torneremo ai valori medi riferiti ad annate di piena produzione.
Con 55,8 milioni di ettolitri – la stima é di Assoenologi – il 2018 si collocherà al secondo posto nella produzione degli ultimi vent’anni. Bisogna infatti risalire al 1999 per riscontrare un quantitativo maggiore (58,1 milioni di ettolitri). Assoenologi infatti ipotizza che la produzione di uva possa oscillare fra i 76 e i 78 milioni di quintali. Applicando il coefficiente di trasformazione del 73% daranno tra i 55 e i 57 milioni di ettolitri di vino, un quantitativo superiore del 21% rispetto a quello dello scorso anno (46,1 milioni di ettolitri di vino – dato Istat) e del 16% se riferito alla media quinquennale (2013/2017).
Per il Piemonte Assoenologi prevede un aumento della produzione di circa il 25% rispetto al 2017. Dal punto di vista qualitativo i livelli saranno buoni/ottimi con alcune punte di eccellenza ma, ovviamente, tutto dipenderà dall’andamento del mese di settembre e di parte di quello di ottobre per alcune varietà tardive. Se le prossime settimane decorreranno con giornate ricche di sole e scarse di pioggia, si otterranno vini rossi equilibrati e vini bianchi profumati, ricchi non solo di acidità ma anche di finezza e freschezza.
Assoenologi di solito c’azzecca con le previsioni, ma i conti veri si potranno fare soltanto quando tutte le uve saranno in cantina. Basta infatti un capriccio del meteo ed ecco che i conti potrebbero non tornare più. Tutte le previsioni vanno prese per quel che sono: soltanto delle previsioni.