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Decreto Ocm vino, priorità ai soggetti che non hanno beneficiato di contributi nel periodo 2014-2018 e ai progetti rivolti a Paesi terzi
Scritto il 30-07-2018 da Ufficio stampa | Categoria: vino
Dopo mille rinvii ed annunci, e un ritardo ormai strutturale, è arrivato il decreto che apre il bando per la “ Misura Promozione sui mercati dei Paesi terzi” dell’Ocm vino, per la campagna 2018/2019. Ad annunciarlo, mentre si trova al G20 in Argentina, è lo stesso Ministro delle Politiche Agricole e del Turismo, Gian Marco Centinaio. 27,5 milioni di euro il budget gestito a livello nazionale, sui 100 milioni a disposizione per l’Italia, di cui oltre 70 sono gestiti dalle singole Regioni che potranno, così, emanare anche i loro bandi. Il 25 settembre è la data fissata come limite ultimo per la presentazione delle domande a valere sulla quota nazionale. Il 26 ottobre è la data entro la quale le Regioni capofila comunicheranno i progetti multiregionali finanziati, il 5 novembre la data entro cui dovrà arrivare il “nulla osta”, il 9 novembre la data in cui le Regioni Capofila faranno pervenire al Ministero e ad Agea la graduatoria dei soggetti ammessi a contributo. Si va al 28 febbraio 2019, poi, come data ultima per la stipula dei contratti con i beneficiari da parte di Agea.
Tra i criteri di premialità, spiccano due parametri che possono assegnare al massimo 20 punti: il fatto che il soggetto proponente sia un nuovo beneficiario, ovvero che non abbia beneficiato già di contributi Ocm Promozione nel periodo 2014-2018, e che il progetto sia rivolto ad un nuovo Paese terzo o ad un nuovo mercato di un Paese terzo. Ancora, più basso è il contributo pubblico richiesto (al massimo al 50% della spesa), più alto è il punteggio, con la richiesta di una contribuzione pubblica uguale od inferiore al 40% che premia di più (10 punti). Ancora, verrà premiata la presenza, all’interno del soggetto proponente (che può essere una singola realtà o un’aggregazione) di piccole e micro imprese, il fatto che lo stesso produca e commercializzi prevalentemente vini di propria produzione, il fatto che il progetto sia rivolto ad un mercato emergente, e che riguardi esclusivamente vini Dop o Igp.
Tra le azioni finanziabili, spiega il Ministero, quelle in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell’Unione, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o di ambiente, la partecipazione a manifestazioni, fiere ed esposizioni di importanza internazionale, campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e della produzione biologica vigenti nell’Unione e studi per valutare i risultati delle azioni di informazione e promozione. La spesa per questa azione non supera il 3% dell’importo complessivo del progetto presentato.
Fonte: Winews.it