In Evidenza
Emergenza Coronavirus
Lavora con agricoltori italiani
Dal campo alla tavola
Portale sconti di Cia
Le Associazioni
AGIA
Associazione Giovani Imprenditori Agricoli
ANP Cia
Associazione Nazionale Pensionati
Donne in Campo
La spesa in campagna
Turismo verde
ASES
Progetto Highlander
Informativa
Cookie e Privacy
Cia Torino presenta alla delegazione parlamentare piemontese di Forza Italia le sei riforme a costo zero
Scritto il 02-07-2018 da Ufficio stampa | Categoria: Cia
Secondo incontro, stamattina, alla Confederazione italiana agricoltori di Torino con le rappresentanze parlamentari del Piemonte. Dopo la Lega, è stato il turno di Forza Italia, con la delegazione composta dalla deputata Daniela Ruffino e dalla senatrice Virginia Tiraboschi. Assenti giustificate la senatrice Mariella Rizzotti e la deputata Claudia Porchietto.
Per la Cia erano presenti il presidente regionale Gabriele Carenini, il presidente provinciale Roberto Barbero, con il vicepresidente Pierangelo Cena e la neo direttrice Elena Massarenti.
Sul tavolo, le sei riforme a costo zero che Cia Torino chiede a Governo e Parlamento per far ripartire l’agricoltura: l’abolizione del limite dei 5 mila euro per il rimborso o la compensazione dei crediti Iva trimestrali; la proroga dell’entrata in vigore del sistema di fatturazione elettronica, a causa della impossibilità di connessione alla rete web in molte aree rurali; la depenalizzazione delle inadempienze lievi o meramente formali nell’ambito della legge sul caporalato; la possibilità di continuare a pagare i dipendenti in contanti, almeno fino a 3 mila euro; l’utilizzo del Cassetto fiscale come banca dati aziendale, in modo da evitare inutili e faticosi adempimenti burocratici soprattutto per il pagamento di Imu e Tasi; l’abolizione della certificazione antimafia annuale richiesta ai titolari degli impianti fotovoltaici e di biogas.
Cia Torino ha inoltre chiesto che “il Governo e il Parlamento non ostacolino il recente disegno di legge delle Province autonome di Trento e Bolzano sul contenimento del lupo, ma che, anzi, lo assumano come cardine nella definizione del Piano lupo nazionale, una normativa che non può più essere rimandata, nell’interesse di chi vive e frequenta la montagna”.
Su questo tema, Cia Torino il 5 maggio scorso aveva organizzato a Fenestrelle un affollatissimo convegno per fare il punto sul da farsi di fronte alla crescente diffusione del lupo. Erano intervenuti centinaia di allevatori, insieme a parlamentari, consiglieri regionali e della Città Metropolitana, oltre ad amministratori locali, tecnici faunistici, ambientalisti e cacciatori.
Le parlamentari di Forza Italia si sono impegnate a farsi da tramite per discutere le istanze nelle specifiche sedi delle Commissioni parlamentari e dei Ministeri competenti, analizzando nel dettaglio tecnico le varie soluzioni individuate dal sindacato confederale.
«Siamo soddisfatti della qualificata attenzione che le nostre proposte hanno ottenuto dalla delegazione di Forza Italia – commenta il presidente di Cia Torino, Roberto Barbero -, il nostro obiettivo è mettere al centro l’interesse delle imprese agricole. Siamo partiti dalle esigenze più vicine alla operatività quotidiana degli imprenditori agricoli. Peraltro, si tratta di riforme che non costano nulla allo Stato e per le quali basterebbe agire con il buon senso».
Nei prossimi giorni sono attese le delegazioni parlamentari degli altri partiti.