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Vino, cresce l’export. I sei miliardi nel 2017 obbiettivo possibile
Scritto il 27-10-2017 da Ufficio stampa | Categoria: vino
L’export enoico tricolore nei primi sette mesi del 2017 è cresciuto in valore rispetto allo stesso periodo del 2016 dell’8% (pari 3,3 miliardi di Euro) e del 7% in volume (pari a 12 milioni di ettolitri di vini e mosti). Il che fa ben sperare per il raggiungimento, entro fine anno, del nuovo record di sei miliardi di Euro di esportazioni in valore.
Le migliori performance sono state realizzate ancora una volta dagli spumanti, con un notevole +13% a volume e +15% a valore. Un exploit sempre più sinonimo di Prosecco, con la bollicina veneta che rappresenta il 56% del volume e il 60% del valore della categoria. Anche l’Asti sembra aver arrestato la sua parabola discendente.
Scorrendo invece la graduatoria delle piazze più importanti per il vino italiano, le performance migliori si sono avute fuori dai confini comunitari. Nei Paesi extra-Ue, infatti, è stato esportato l’8,5% in più rispetto ai primi sette mesi del 2017, e con introiti in crescita del 9%, mentre all’interno dell’Unione si è registrato un +5,5% a volume e un +6% in valore. In termini di quote, quindi, con i dati dei primi sette mesi dell’anno i Paesi terzi rappresentano il 34% delle esportazioni in quantità e il 50% dei relativi introiti: tuttavia, arrivano buone notizie dal Regno Unito (+5,3% in volume e +7,7% in valore) e dalla Germania (+3,5% in quantità e +4,1% in valore), ma non dagli States, dove la crescita si è fermata a un +2,6% in volume e a +6,2% in valore
Questi sono, in estrema sintesi, i punti salienti della fotografia scattata dal più recente report di Ismea sulle performance del vino oltreconfine.